eco-case
PRINCIPI CARDINE
PER COSTRUIRE
BENE
Dalla struttura, all’involucro,
fino ai serramenti
N
ei mesi scorsi ho illustrato le caratteri-
stiche che devono avere le varie componenti
di un edificio energeticamente efficiente,
sicuro, duraturo e di qualità. Ritengo utile,
a questo punto, un riepilogo.
L’edificio è costituito da struttura, involucro
esterno, pareti e serramenti, partizioni
interne, impianti, finiture, pavimenti,
rivestimenti, tinteggiature ed arredi.
La scelta della struttura è determinata dalla
tipologia dell’edificio e dalle consuetudini
costruttive del territorio. Le dimensioni delle
strutture dipendono dalle azioni che
l’edificio deve sopportare: il peso proprio,
i carichi permanenti portati (pareti, impianti,
pavimenti, arredi fissi), quelli accidentali
(persone, arredi, autoveicoli), il sisma,
le dilatazioni termiche, la neve ed il vento.
La progettazione dell’involucro esterno (muri,
copertura e base di appoggio dell’edificio)
dipende dalle condizioni climatiche del luogo
(temperature, umidità, vento, frequenza ed
intensità delle nevicate, esposizione rispetto
ai punti cardinali, ombreggiamento determi-
nato da elementi naturali od artificiali), dalle
scelte estetiche e dalla tecnica e tecnologia
adottate. Le elevate prestazioni di comfort
ambientale, termico ed acustico e la necessità
di mantenere spessori dei muri perimetrali
entro limiti accettabili hanno via via spinto
alla progettazione di pareti composte
da diversi strati specializzati.
Anche i serramenti esterni fanno parte
dell’involucro: essi hanno fatto il pieno
di tecnologia migliorando le prestazioni
termo-acustiche di tenuta all’aria, dell’estetica
e della sicurezza alle intrusioni. Alcuni
serramenti prevedono inoltre l’integrazione
con componenti impiantistiche come
la ventilazione meccanica controllata.
Componenti determinanti per il comfort
abitativo sono l’ombreggiamento e l’oscura-
mento delle parti trasparenti dell’involucro.
Quindi frangisole, tende, ante ad oscuro,
tapparelle ed altro devono essere progettati
attentamente in funzione dell’esposizione.
La parte impiantistica ha beneficiato di una
rivoluzione sia per l’efficienza intrinseca
raggiunta dai componenti sia per le elevate
prestazioni dell’involucro dell’abitazione.
Rispetto al passato, riscaldamento
e raffrescamento richiedono ormai bassa
potenza grazie alle prestazioni dell’involucro.
I terminali per lo scambio di temperatura
possono essere radianti a pavimento, a parete,
a soffitto oppure più semplicemente ad “aria”
come i ventilconvettori o impianti di
distribuzione di aria.
Altra innovazione importante è la diffusione
degli impianti di ventilazione meccanica con-
trollata che garantiscono una qualità dell’aria
elevata con adeguato livello di ossigeno,
umidità e controllo di polveri e pollini.
L’installazione di impianti fotovoltaici, dotati
di sistemi di accumulo (batterie) per la
produzione di energia elettrica, consente inol-
tre di servirsi quasi totalmente dell’energia
autoprodotta. Si ottiene così un notevole
risparmio di denaro, ma anche nella realizza-
zione dell’impianto installando una pompa
di calore che produce sia freddo sia caldo
eliminando la tradizionale caldaia.
Un ulteriore contributo
per ridurre il consumo
di energia è l’installazione
di pannelli solari per
la produzione di acqua
calda sanitaria.
di
Andrea Pietro Capuzzi Ingegnere Consulente Casa Clima [email protected] studiocapuzzi.it