DENTROCASA SETTEMBRE 2019 | Page 36

alimentazione naturale SETTEMBRE MESE DELLA PREVENZIONE Prendetevi cura di voi stessi in modo responsabile e consapevole S ettembre è il mese del grande rientro e fa coppia con gennaio per le promesse che tutti facciamo in tema di buoni propositi. Il rientro dalle vacanze, periodo in cui c’è più tempo per riflettere, ci porta a fare il punto della situazione. C’è chi promette di mettersi a dieta, chi di andare a correre, chi di lavorare un po’ di meno o un po’ di più, chi inizia nuovi percorsi di studi, etc… Settembre potrebbe essere definito il secondo mese dei buoni propositi, motivo per cui io l’ho definito il mese della prevenzione. Quest’estate, nei giorni di gran caldo, ho accom- pagnato al pronto soccorso una persona a me cara con forti dolori e una situazione di blocco degli organi di eliminazione. Questi sono: i reni e la vescica, i polmoni, l’intestino, la pelle e per le donne anche il ciclo mestruale (che non è un organo, ma una via di eliminazione importan- te...). Quando nella nostra vita tutto è in ordine questi organi funzionano come orologi. La pelle è luminosa, il naso non cola, l’intesti- no è puntuale e i reni non sono sovraccaricati. Quando però il nostro stile di vita inizia a prendere “pieghe” un po’ troppo “mondane”, ecco che le prime a risentirne sono appunto le nostre vie di eliminazione. Trovandomi al pronto soccorso come accompa- gnatrice, ho potuto osservare la gente che stava soffrendo e, per quello che ho potuto, ho ascoltato le loro storie o semplicemente cercato di capire quello che stavano provando. E, nonostante la situazione, c’erano persone che prendevano cibo “spazzatura” dalle macchinette. Trovo inconcepibile che nei distributori auto- matici di una struttura ospedaliera si possano trovare solo certi tipi di snack (patatine, merendine piene di zuccheri e conservanti, bevande gassate e zuccherate etc..). E non tanto perché io sono fortunatamente fissata con lo stile di vita e l’alimentazione sana, ma perché la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel decalogo contro il cancro mette proprio in guardia su certi tipi di alimenti. Mi sono resa conto di quanta ignoranza, nel senso di mancata conoscenza, vi è di sé stessi e delle dinamiche del nostro corpo. Spesso, quando invito le persone ad un’alimentazione più leggera e ad uno stile di vita sano, mi sento dire frasi del tipo “si dovrà pur morire di qualco- sa” oppure “non posso fare una vita da malato, per morire sano” etc.. Ma la frase più ricorrente è “mia nonna ha mangiato tutto quello che voleva ed è morta a 90 anni”! A quel punto cerco di spiegare che non solo la nonna aveva sicuramente uno stile di vita molto diverso, ma che anche gli alimenti dei suoi primi 60 anni di vita erano molto diversi dai nostri. Stare bene è un vero e proprio lavoro: ci vuole costanza, disciplina e conoscenza. Ci vuole forza di volontà, amor proprio e amore per gli altri perché, ahimè, gli ospedali sono pieni di persone che hanno costruito il loro malessere ogni giorno, inconsapevolmen- te. Il sistema sta arrivando al collasso: pochi medici, sempre meno investimenti e troppe persone che non vogliono fare la cosa più importante della loro vita, ovvero prendersi cura veramente di se stessi. Cercate di vivere da persone responsabili, consapevoli e amorevoli verso voi stessi e chi vi ama. Ci guadagneremo tutti! di Laura Novali Cuoca e insegnante di cucina macrobiovegan. Consulente alimentare e operatore olistico a indirizzo nutrizionale. Professionista SIAF nr. LO2078-OP disciplinato ai sensi della legge 4/2013 [email protected]