DENTROCASA OTTOBRE 2022 | Page 32

SPAZIO DESIGN

SINAPSI , CONGIUNZIONE DI PUNTI E LINEE

Giovanni Tomasini , designer e direttore creativo di Studio7B , presenta la seduta del creativo Alessandro Di Giusto

Alessandro Di Giusto , friulano , 26 anni compiuti a maggio , è un giovanissimo , promettente creativo , laureato in Design del prodotto all ’ Istituto Marangoni di Milano . Conclusi gli studi , fonda il suo brand e il suo studio personale : “ Atelier punto linea ”. Una grande fonte di ispirazione per i lavori di Alessandro proviene dal minimalismo progettuale di Claudio Silvestrin , Valerio Olgiati , John Pawson e Peter Zumthor , tutti celebri architetti che talvolta si sono prestati con successo , anche al design di prodotto . La semplicità , la riflessione e la multi-fruibilità sono i cardini sui quali questo giovane progettista ha deciso di veicolare il suo pensiero di design , grazie anche ad una spiccata predisposizione per la sintesi , come lui stesso confessa : “ Quando disegno un prodotto il nome del progetto lo trascrivo in codice morse e mi piace creare una traccia audio che possa enfatizzare la bellezza con i suoni dei punti e delle linee ”. È inconfutabile che molti prodotti di design contemporanei , caduti vittima di uno styling dettato dalle tendenze del momento , siano stati progettati per vivere e sopravvivere , grazie unicamente al loro appeal estetico . Non è il caso della sedia Sinapsi , disegnata da Di Giusto , frutto di una profonda indagine introspettiva ed espressiva . Sinapsi nasce dall ’ idea di elevarsi oltre ciò che è stato il passato prossimo della nostra società , lasciando alle spalle gli scenari aggressivi che abbiamo vissuto negli ultimi anni ; il tutto portando un progetto opposto , una figura delicata , confortante , leggera ed esile . Sinapsi è un progetto che , al di là della sua funzionalità e del suo significato , vuole evocare una sensazione : una forma in evoluzione , un oggetto che esprime il congiungersi progressivo di punti in opposizione , che le danno modo di formarsi e nascere quasi spontaneamente . Il nome scelto dal designer riesce a presentarla nello scenario più limpido : le sinapsi sono infatti i punti di contatto tra due cellule nervose e servono a propagare gli impulsi nervosi . E la struttura della seduta si basa su una visione di punti in unione che si riportano in ogni curva delineata . Un ’ estetica che se vogliamo si distacca dal puro minimalismo per strizzare l ’ occhio ad un design più organico e naturalmente morfologico , come quello espresso in molti progetti di Ross Lovegrove dov ’ è protagonista una struttura portante . Concetto questo che ritroviamo estremizzato nei mobili “ Full grown ” di Gavin Munro . Già nel 1941 l ’ architetto Eliot Noyes , al tempo direttore del dipartimento di Industrial Design al MoMA di New York , sosteneva che l ’ Organic Design fosse un ’ integrazione nella vita dell ’ uomo , inteso come strumento creato per vivere meglio e in armonia . Nella scelta del colore per la sua Sinapsi , Alessandro Di Giusto propone due soluzioni contrapposte totalmente monocromatiche : Nera , cioè reattiva , tenace e determinata , oppure bianca , pura , casta e innocente .

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