DENTROCASA OTTOBRE 2022 | Page 56

DC GLAM

EXQUISITE GUCCI

Nella sua nuova campagna , la prestigiosa maison rivisita scene cult del cinema firmato Stanley Kubrick

La nuova campagna Exquisite di Gucci rende omaggio al regista Stanley Kubrick e alla sua straordinaria produzione cinematografica . Queste le parole del direttore creativo della maison , Alessandro Michele : “ Sono sempre stato affascinato dal mondo del cinema . Dalla sua capacità di raccontare storie in grado di scandagliare l ’ avventura umana e le sue derive . Dalla sua abilità visionaria di scavare nel reale e di farne oggetto di interrogazioni immaginifiche e vertiginose . Del resto , questo sguardo così attento all ’ umano mi è particolarmente vicino . Quando penso a un vestito non lo immagino mai separato dalla storia e dalla vita di chi lo indossa . Un abito , per me , non è mai solamente un pezzo di stoffa , piuttosto lo strumento attraverso cui riusciamo a narrare chi decidiamo di essere , a mettere in forma i nostri desideri e il senso ultimo del nostro stare . Per questo motivo ho sempre pensato alle mie collezioni come a dei film capaci di restituire una cinematografia del presente : una partitura di storie , eclettiche e dissonanti , capaci di sacralizzare l ’ umano e la sua capacità metamorfica .

Con la campagna “ Exquisite ” voglio dunque rendere omaggio al cinema , celebrando uno dei suoi più luminosi maestri , Stanley Kubrick . Un cineasta filosofo che ha saputo , meglio di altri , restituire la magia di quell ’ intreccio inestricabile attraverso cui il cinema trasuda e magnifica la vita stessa . Di Kubrick ho sempre ammirato la portentosa abilità nel cimentarsi su temi diversissimi . La carica sperimentale di Kubrick sopravanza tutte le possibili categorizzazioni .
Ogni film condensa , infatti , anime molteplici in cui il distopico si incastra alla parodia , il dramma diventa commedia umana , l ’ orrore assume le sembianze di un trattato psico-filosofico , il sentimento del vero sfocia nel perturbante . Kubrick è stato , in fondo , un vero e proprio scultore di generi : l ’ unico regista “ transgenere ”, in anticipo sui tempi . Questa sua capacità di costruire storie sempre eccedenti di significato , di veicolare narrazioni in grado di valicare i confini e di incendiare le etichette , è sempre stata per me fonte di profonda ispirazione . Come atto d ’ amore , ho deciso dunque di riabitare i film di Kubrick , spingendo fino in fondo questo approccio incendiario . Mi sono preso la libertà di scomporli , mescolarli , innestarli , riassemblarli . Fedele ad una mia prassi creativa , mi sono appropriato di quelle pellicole , risemantizzandole . Le ho popolate dei miei vestiti . Provando a costruire corto-circuiti in cui l ’ abito di Adidas , che aveva già perso il suo statuto di oggetto sportivo per diventare un costume vittoriano , compare come un nuovo personaggio nella sceneggiatura di Bar-