Dall'alto in senso orario: 2neve, 30x30 cm,
collage digitale. Castv, 30x30 cm, collage
digitale. Universo, 30x30 cm, collage digitale.
Funghi, 30x30 cm, collage digitale.
profili d’arte
CECILIA
GUASTAROBA
E I SUOI ESTERNI
Tematiche visionarie
e interferenze iconiche
nel paesaggio urbano
H
o fatto “la corte” a Cecilia per
parecchio tempo e sono contento che
siamo riusciti a trovare il momento giusto
per realizzare questa speciale intervista
che descrive bene il suo modo di operare
nel mondo dell’arte.
Cecilia Guastaroba, originaria di Brescia,
si è laureata all’Accademia di Brera presso
la cattedra di Luciano Fabbro. E oggi
si svela così…
Cecilia, possiamo definirti un’artista a
tutto tondo e per esprimerti usi molti
modi.
Ti conosco da sempre, ma devo dire che
ogni volta riesci a sorprendermi...
“Scorrendo il catalogo delle mie opere
si può notare che si passa dall’immagine
fotografica a quella grafica, dall’installazio-
ne all’oggetto singolo (scultura?), dalla
materia plasmata al testo poetico…
In effetti si tratta, come evidenziato dal
mio curriculum artistico, di un modus
operandi di ricerca i cui risultati diventano
riconoscibili per le loro tematiche visionarie
più che per l’utilizzo di materiali ricorrenti.
Difficilmente i miei lavori nascono
“dall’interno”. Accade solo per i lavori
cartacei e per cartacei intendo collages,
chine, acquarelli, disegni”.
Ti piace lavorare con le installazioni oltre
che con la pittura?
“In generale preferisco lavorare sullo
spazio, cioè nel luogo in cui si terrà
la mostra, o sul contesto, sociale, in cui
lo spazio è inserito.
Dunque il lavoro artistico vero e proprio,
cioè la creazione materica dell’opera d’arte,
viene preceduto da una sorta di “raccolta
dati” alla quale segue la formulazione del
progetto ed in seguito la sua realizzazione.
In occasione della pubblicazione di questo
articolo sulla rivista DENTROCASA, ho
deciso di presentare una serie di fotografie
elaborate digitalmente: un lavoro iniziato
tempo fa ed ancora in divenire.
Si è trattato di modificare le fotografie di
edifici noti nel paesaggio urbano bresciano,
creando delle “interferenze” iconiche con
un preciso significato: una sorta di disturbo
visivo dato dall’accostamento tra immagini.
Forse è questo il punto di contatto con
una tipologia di lavoro artistico che fa
dell’ecclettismo il suo tema stilistico”
conclude Cecilia Guastaroba.
“Le fotografie qui presentate si intitolano
Esterni ed indagano le relazioni fra
l’architettura contemporanea (bresciana)
e il cittadino/viaggiatore/fruitore.
Una speculazione che induce l’artista
a creare contaminazioni fra reale e
fantastico sulla scorta delle impressioni
ricavate dalle forme,
dagli spazi e dagli scorci
prospettici”
Wanda Sabatino.
[email protected]
di
Gianbattista Bonazzoli [email protected] cell 328 3465570