DENTROCASA OTTOBRE 2019 | Page 28

Dall'alto in senso orario: 2neve, 30x30 cm, collage digitale. Castv, 30x30 cm, collage digitale. Universo, 30x30 cm, collage digitale. Funghi, 30x30 cm, collage digitale. profili d’arte CECILIA GUASTAROBA E I SUOI ESTERNI Tematiche visionarie e interferenze iconiche nel paesaggio urbano H o fatto “la corte” a Cecilia per parecchio tempo e sono contento che siamo riusciti a trovare il momento giusto per realizzare questa speciale intervista che descrive bene il suo modo di operare nel mondo dell’arte. Cecilia Guastaroba, originaria di Brescia, si è laureata all’Accademia di Brera presso la cattedra di Luciano Fabbro. E oggi si svela così… Cecilia, possiamo definirti un’artista a tutto tondo e per esprimerti usi molti modi. Ti conosco da sempre, ma devo dire che ogni volta riesci a sorprendermi... “Scorrendo il catalogo delle mie opere si può notare che si passa dall’immagine fotografica a quella grafica, dall’installazio- ne all’oggetto singolo (scultura?), dalla materia plasmata al testo poetico… In effetti si tratta, come evidenziato dal mio curriculum artistico, di un modus operandi di ricerca i cui risultati diventano riconoscibili per le loro tematiche visionarie più che per l’utilizzo di materiali ricorrenti. Difficilmente i miei lavori nascono “dall’interno”. Accade solo per i lavori cartacei e per cartacei intendo collages, chine, acquarelli, disegni”. Ti piace lavorare con le installazioni oltre che con la pittura? “In generale preferisco lavorare sullo spazio, cioè nel luogo in cui si terrà la mostra, o sul contesto, sociale, in cui lo spazio è inserito. Dunque il lavoro artistico vero e proprio, cioè la creazione materica dell’opera d’arte, viene preceduto da una sorta di “raccolta dati” alla quale segue la formulazione del progetto ed in seguito la sua realizzazione. In occasione della pubblicazione di questo articolo sulla rivista DENTROCASA, ho deciso di presentare una serie di fotografie elaborate digitalmente: un lavoro iniziato tempo fa ed ancora in divenire. Si è trattato di modificare le fotografie di edifici noti nel paesaggio urbano bresciano, creando delle “interferenze” iconiche con un preciso significato: una sorta di disturbo visivo dato dall’accostamento tra immagini. Forse è questo il punto di contatto con una tipologia di lavoro artistico che fa dell’ecclettismo il suo tema stilistico” conclude Cecilia Guastaroba. “Le fotografie qui presentate si intitolano Esterni ed indagano le relazioni fra l’architettura contemporanea (bresciana) e il cittadino/viaggiatore/fruitore. Una speculazione che induce l’artista a creare contaminazioni fra reale e fantastico sulla scorta delle impressioni ricavate dalle forme, dagli spazi e dagli scorci prospettici” Wanda Sabatino. [email protected] di Gianbattista Bonazzoli [email protected] cell 328 3465570