contemporary
IL CANTO LIBERO DI
MARINKA DALLOS
L’artista naïve.
L’artista internazionale
a breve in esposizione
permanente presso
gli spazi dell’Accademia
d’Ungheria in Roma.
L’
arte moderna sembra aver ricevuto
il suo primo slancio vitale dalla scoperta
delle molteplici forme di arte primitiva.
L’autentico significato di quest’ultima
va oltre la sua valenza formale e dimora
nel profondo senso spirituale sotteso a ogni
opera d’arte arcaica.
Testimoni di questo afflato di fin de siècle
sono stati i pittori naïfs, anime libere dai
vincoli accademici e culturali della loro
epoca, che sentirono l’atto creativo come
il bisogno di restituire una visione intima
del mondo. Non tutti i pittori definiti naïfs
fino ad oggi hanno tuttavia lavorato entro
i confini di quello stato ideale, ingenuo e
primitivo, capace di bonificare lo spirito.
Tra queste voci fuori dal coro emerge
Marinka Dallos, pittrice ungherese,
traduttrice e giornalista che negli anni ’60
si dedica all’“esercizio della pittura” come
strumento per stabilire un rapporto di
comunicazione fra sé e il mondo.
“Colta conoscitrice della parola”, definita
così da Anatole Jacovsky, Marinka giunge alla
modernità della cultura naïve attraverso un
“Nei miei quadri “ingenui”
percorso tutto personale, per nulla scontato,
non c’è nostalgia di passato...
fatto di affioramenti e di ritrovamenti
compiuti sul terreno prolifico dei ricordi
Ma no. Forse nostalgia sì:
e della poesia. “Amo il Rosso e il Verde, i
nostalgia di futuro...”
colori fondamentali del mio giardino e delle
Marinka Dallos
gonne delle ragazze. Amo il Blu di Parigi
e il Viola permanente, i colori degli
abiti delle donne anziane
e persino delle immense
SCHEDA
pianure coperte di lavanda
Marinka Dallos nasce a Lörinci il 4 febbraio 1929 e scompare prematuramente l’11 dicembre 1992. Scrittrice e
traduttrice ungherese, moglie del poeta italiano Gianni Toti, Marinka incontra la pittura per amore di lui. Dopo il
della mia Lörinci, villaggio
loro incontro a Budapest, nel 1952, Gianni e Marinka si trasferiscono a Roma, e a partire dagli anni ‘60, la pittura
d’Ungheria” esordisce
entra nella loro vita come un momento di svago dalla militanza letteraria. La sua doppia nazionalità ha favorito
l’artista nella prefazione
la volontà dell’artista di fondere nei suoi dipinti “il sapere dei due popoli e i colori di due civiltà”. Fonda così il
del catalogo redatto in
gruppo dei Romanaïfs e pubblica il volume di saggi critico-teorici (Edizioni Carte Segrete).
occasione della sua mostra
Oltre che nelle collezioni private, le opere di Marinka sono esposte oggi nei Musei Internazionali d’Arte Naïfs
al Museo Nazionale delle Arti
come per esempio Île de France, nelle Hales St. Pierre a Parigi, al Museo Anatole Jakovsky a Nizza, al Museo d’Arte
Naïves “Cesare Zavattini”.
Naïfs di Spagna e in Italia, al Museo d’arte Naïf di Luzzara. Questo autunno una parte delle opere dell’artista
E prosegue: “Amo gli Ocra e
viene esposta permanentemente presso gli spazi dell’Accademia Ungherese in Roma a Palazzo Falconieri.
le Terre Naturali e Bruciate,
Contemporaneamente verrà presentato il catalogo contenente l’opera omnia dell’artista a cura della storica
che mi hanno conquistato
dell’arte Mirjam Dénes, in collaborazione con la fotografa e grafica Hajnalka Korb, che ha consentito di restituire
a Roma, dove mi sono
un corpus di 400 opere disseminate tra collezioni pubbliche e private. Il catalogo, in formato digitale, è in lingua
trasferita dopo il matrimonio
italiana e in lingua ungherese. La collezione Marinka Dallos di Pia Abelli Toti, presidente dell’Associazione La Casa
con il poeta italiano Gianni
Totiana ha affidato la gestione della collezione e del fondo Marinka Dallos alla startup innovativa Poetronicart,
Toti, diventando così
attiva nella valorizzazione dei beni culturali e artistici attraverso servizi dedicati e attraverso una piattaforma
un’italiana”.
online in fase di implementazione che raccoglie strumenti e tecnologie per gli operatori dell’arte e della cultura
Il trasferimento nella Città
www.poetronicart.com
Eterna include appunto