DENTROCASA Novembre 2021 | Page 37

SCHEDA
Nella pagina a fianco in alto : © Sebastião Salgado / Contrasto Anavilhanas , isole boscose del Río Negro . Stato di Amazonas , Brasile , 2009 . In basso : Sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte Pico da Neblina . Stato di Amazonas , Brasile , 2014 . Nelle altre immagini : installazioni dalla mostra : “ Una storia per il futuro . Dieci anni di MAXXI ” Febbraio-Agosto 2021 .
La mostra Sebastião Salgado . Amazônia presenta 200 immagini divise in due parti distinte . Nella prima le fotografie sono organizzate per ambientazione paesaggistica , con le sezioni che vanno dalla “ Panoramica ” della foresta in cui si presenta al visitatore l ’ Amazzonia vista dall ’ alto , ai “ fiumi volanti ”, una delle caratteristiche più straordinarie e allo stesso tempo meno conosciute della foresta pluviale , le grandi nubi di umidità che si sollevano sul bacino del Rio delle Amazzoni . Tutta la forza e l ’ impeto delle piogge sono raccontati in “ Tempeste tropicali ”, mentre “ Montagne ” presenta i rilievi montuosi che definiscono la vita del bacino amazzonico . Si prosegue con la sezione “ La foresta ”, un tempo definita “ Inferno Verde ”, oggi da vedere come uno straordinario tesoro della natura , per finire con “ Isole nel fiume ”, l ’ arcipelago che emerge dalle acque del Rio Negro . La seconda parte è dedicata alle diverse popolazioni indigene immortalate da Salgado nei suoi numerosi viaggi , dagli Awá-Guajá , che contano solo 450 membri e sono considerati la tribù più minacciata del pianeta , agli Yawanawá , che , sul punto di sparire , hanno ripreso il controllo delle proprie terre e la diffusione della loro cultura , prosperando ; e poi i Korubo , fra le tribù con meno contatti esterni : proprio la spedizione di Salgado nel 2017 è stata la prima occasione in cui un team di documentaristi e giornalisti ha trascorso del tempo con loro .
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e soggiorni volti a catturare l ’ incredibile ricchezza della foresta amazzonica brasiliana , declinata nella natura più selvaggia e negli usi e costumi dei suoi popoli . Un progetto potente che , attraverso immagini di un ambiente maestoso , ne coglie l ’ intrinseca fragilità . Oltre alle immagini , la mostra vede spazi che ricordano le “ ocas ”, tipiche abitazioni indigene , evocando in modo vivido i piccoli e isolati insediamenti umani nel cuore della giungla . La visita è accompagnata da una traccia audio composta appositamente per la mostra da Jean-Michel Jarre e ispirata ai suoni autentici della foresta , come il fruscio degli alberi , i versi degli animali , il canto degli uccelli o il fragore dell ’ acqua che cade a picco dalle montagne . Attirando l ’ attenzione sulla bellezza incomparabile di questa regione , Salgado vuole accendere i riflettori sulla necessità e l ’ urgenza di proteggerla insieme ai suoi abitanti . La foresta è un ecosistema fragile , che nelle aree protette dove vivono le comunità indigene non ha subito quasi alcun danno . Tutta l ’ umanità ha la responsabilità di occuparsi di questa risorsa universale , polmone verde del mondo , e dei suoi custodi . di Barbara Vistarini