spazio design
giovanni tomasini
L’eco-design si fa
elegante con Gemini
Giovanni Tomasini, designer e direttore
creativo di Studio7B, presenta il progetto
Gemini di Mattia Talarico.
I
nutile ribadire
che il termine
Eco-design è
oltremodo in-
flazionato ed
ha preso pie-
ghe molto variopinte
nel panorama attuale. Viene
spesso utilizzato per stretta corre-
lazione al “naturale” in senso fisico,
quando in realtà è molto di più!
Una lavorazione mol-
to pulita, la ridu-
zione al minimo
degli elementi, l’utilizzo di
componenti modulari, il privilegiare
materiali di recupero ed il rendere
poi tutto facilmente assemblabile,
trasportabile, fruibile e,
a ciclo concluso,
facilmente smal-
tibile: tutto questo è
racchiuso in Gemini, un perfetto
progetto di design sostenibile.
Gemini è un complemento d’arredo
ricavato dalle doghe in legno delle
barrique, botti in
cui invecchi ano i
vini e gli spiriti più
pregiati. È nato per recupe-
rare queste assi di rovere francese,
che dopo un certo numero d’anni
andrebbero smaltite. Uno scarto
quindi? Per Mattia Ta-
larico, uno spre-
co. Mattia, giovane
creativo bolognese
di San Giovanni in Persi-
ceto, è ancora uno studente,
laureando in Product Design
all’Accademia di Belle
Arti di Bologna, ma
può già fregiarsi del
titolo di Designer,
con un bagaglio
esperienziale di tutto
rispetto.
Lo abbiamo conosciuto
alla fiera dentroCASA
EXPO 2017, vincitore
del contest des-AUT e
selezionato per espor-
Designer
Mattia Talarico
re nell’area riservata ai designer emergenti un-
der 35. Talarico, messo di fronte ad una barrique
smembrata, nota la singolarità di ogni doga, vede
e tocca con mano quanto ognuna sia simile e dif-
ferente dall’altra, proprio come dei gemelli: da qui
appunto il nome Gemini. Anche la forma stessa ri-
calca il simbolo zodiacale, caricandosi di un forte
significato iconografico. L’estetica non si è piegata
tuttavia ad alcun compromesso: il mobile in rove-
re ben si adatta a differenti spazi e ambienti. Pen-
sato per essere principalmente un portabottiglie,
nulla vieta la sua libera interpretazione e fruizione,
come libreria o scaffalatura. “L’unione e l’adattabi-
lità di unità simili nella forma ma diverse nell’es-
senza” è un concetto tanto caro a Mattia Talarico
e che è valso a questo mobile di design il primo
premio al concorso internazionale “legno d’inge-
gno” di quest’anno.
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di
Studio7B
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