progettare gli interni
LA CASA TI AIUTA
A VIVERE MEGLIO
Le strategie progettuali da
prendere in considerazione
per raggiungere il benessere
abitativo
L
a casa è il luogo dove ci sentiamo
al sicuro, dove possiamo toglierci
le maschere che siamo spesso costretti
ad indossare e essere semplicemente
noi stessi. Un luogo quindi che dovrebbe
darci benessere e rappresentarci.
La prima casa scelta dall’uomo fu la
grotta. L’essere umano, superata la paura
del mistero ingenerata dal buio, trova
un luogo per il riposo. Alla grotta
primitiva è poi seguito il graduale
affermarsi della “casa nido” che,
tralasciando praticità e comodità,
fa della casa un luogo di riparo e di
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protezione. Si è giunti così ai primi
del ’900, quando il tema dell’abitare
viene percepito come tratto sempre
più cruciale dell’esistenza umana.
Si posano le basi per la cultura del
“vivere moderno” incentrata sulla ricerca
di un’unità d’abitazione, sulla produzione
industrializzata dell’arredamento,
sulla crescita di una città di tipo non
tradizionale. Si iniziano a progettare
architetture “a misura d’uomo”.
È così che le abitazioni e gli edifici
appaiono standardizzati e privi
di estetica.
Oggi, con un ulteriore cambio di
prospettiva, possiamo affermare che
l’architettura non può essere solo
vivibile e funzionale ma deve soddisfare
anche il delicato equilibrio tra psiche
umana e ambiente abitativo.
Nonostante passiamo più del 80%
della nostra vita al chiuso della nostra
casa e di una qualsiasi altra tipologia
di architettura (aeroporti, hotel, scuole,
uffici, ecc...), ci preoccupiamo ancora
poco di quanto quello che costruiamo
possa influenzare la nostra mente,
il nostro benessere e di conseguenza
il nostro stile di vita.
Se l’architetto non ha analizzato
la personalità del cliente, questi avrà
di certo una casa ma non la abiterà
mai veramente. È fondamentale
progettare considerando anche gli aspetti
psicologici: il committente deve essere
consapevole che la proposta progettuale
di un architetto, per costruire o
ristrutturare, equivale a una proposta
di cura del profondo. L’architetto deve
misurarsi e interpretare l’interiore
spesso oscuro allo stesso cliente.
L’interior design è un processo profondo,
che non può limitarsi solo a scelte
superficiali dettate da un concetto
relativo quale è il buon gusto, in quanto
le atmosfere architettoniche del design
sono un tutt’uno con l’uso e la
percezione che si ha dello spazio.
Caratteristiche architettoniche, quali
dimensioni, proporzioni, geometrie,
materiali, trame, colori, arredi, acustica,
luce naturale e artificiale e areazione
influenzano il complesso cervello-corpo
umano. L’architetto deve quindi
prendere in considerazione strategie
progettuali che, combinando
queste diverse componenti,
possano migliorare il benessere
abitativo. Perché progettare bene
aiuta a vivere meglio.
di
arch. Giovanni Lombardi architettura e interior design giovannilombardi.com