DENTROCASA MAGGIO 2022(clone) | Page 178

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ggi , in ambito professionale , e non solo , elasticità e adattabilità sono doti ampiamente richieste e sempre più necessarie . La gestione quotidiana di impegni , incarichi e ritmi incalzanti diventa una priorità e un ’ eccellenza , così come la capacità organizzativa risulta determinante nella valorizzazione delle proprie competenze e nel raggiungimento dei propri obiettivi . Consapevoli dell ’ odierno significato del termine “ flessibilità ”, gli architetti Cappellina e Vanderhorst con questo progetto hanno portato e inaugurato nella dinamica città scaligera un nuovo concetto di studio professionale . “ L ’ ufficio ” non è più l ’ ambiente da vivere a orari prestabiliti ma è la location ideale nella quale svolgere il proprio lavoro nella tranquillità delle 24 ore , immersi in un ’ atmosfera carica di energia e relax . L ’ ambiente lavorativo si fa accogliente e più domestico ; nuove sensazioni di benessere fisico e mentale invadono gli spazi , contrastando stress e fatiche professionali . Entrando nello studio veronese , l ’ ospitalità prende vita e offre subito una piacevole sensazione di eleganza : l ’ ingresso si apre infatti su un open space dalle tonalità calde e dallo stile minimale , da cui si dipartono due aree laterali . Da una parte ci si avvia all ’ ufficio padronale , con tavolo riunioni e parete attrezzata con mensole in ottone , volume retroilluminato e colonne contenitori grigie a contrasto ; dall ’ altra ci si immette in un accogliente living con divano imbottito e tavolo di rappresentanza , impreziosito da un grande lampadario dorato e da una parete con nicchia illuminata in travertino dipinto oro . Entrambe le ambientazioni sono a loro volta inframmezzate da una pratica zona cucina che , localizzata da una monolitica isola centrale , scompare nel restante arredo conviviale dietro le ante di una liscia armadiatura nera . Ogni area è aperta e comunicante ; tuttavia , all ’ occorrenza , ampie porte scorrevoli a specchio fumé assicurano la privacy , chiudendo gli ambienti a piacere . Infine , gli autografi degli architetti si leggono anche nelle stanze di servizio : non solo nei tratti minimali dei bagni ospiti e padronale , ma anche e soprattutto nella camera da letto . Questa , infatti , inserita nella progettazione per un riposo veloce , alla fine è fruibile anche nelle ore più buie , quando la notte porta buoni consigli e grandi sogni .