ALIMENTAZIONE NATURALE
“ TUTTO È NUTRIMENTO”
Non basta ciò che entra dalla bocca: conta anche ciò che attraversa lo sguardo, l’ udito, la pelle, il cuore …
L uglio, mese del solleone, del caldo, del picco dell’ estate, della massima manifestazione dell’ e- nergia yang. Tutto questo coincide anche con il nostro desiderio di stare all’ aria aperta e di godere delle calde serate, prima che l’ e- nergia pian piano inizi a scemare verso l’ autunno e l’ inverno. Se infatti fino al solstizio d’ estate tutto è nella massima espansione, ecco che da quel momento in poi la luce pian piano inizia a diminuire. La natura e l’ ambiente che ci circonda ci influenzano e ci nutrono profondamente, anche se a livello mentale non sempre ne siamo consapevoli. Per questo motivo questo mese ho pensato di porre alla vostra attenzione una riflessione sul fatto che“ tutto è nutrimento …” Quando si parla di alimentazione, infatti, pensiamo subito al cibo. A ciò che mettiamo nel piatto, ai nutrienti, alle calorie. Eppure, se ci fermiamo ad ascoltare più a fondo, scopriamo che il vero nutrimento va oltre il corpo. Nutriamo anche la mente, le emozioni, l’ anima. E lo facciamo ogni giorno, attraverso ciò che leggiamo, guardiamo, ascoltiamo. Le persone che frequentiamo, le parole che scegliamo, i luoghi che abitiamo, i vestiti che indossiamo, i film o i social che guardiamo: tutto rappresenta un tipo di nutrimento. I sensi di cui siamo dotati ci portano ad avere delle percezioni attraverso cui noi facciamo continuamente esperienza e consentono a quel suono, quel sapore, quella sensazione, quell’ immagine e quel profumo di entrare dentro di noi e di nutrirci. In“ Frammenti di un insegnamento sconosciuto”, P. D. Uspensky, ispirato dal maestro Gurdjieff, afferma che l’ essere umano si nutre di tre elementi: cibo, aria e impressioni. Quest’ ultimo aspetto, spesso dimenticato, è il più sottile ma anche il più potente. Ogni impressione che riceviamo – una frase, un’ immagine, un’ esperienza – lascia infatti traccia in noi, si somma, si deposita, ci trasforma. Ecco perché è fondamentale chiederci: cosa stiamo davvero assimilando ogni giorno? Non basta ciò che entra dalla bocca: conta ciò che attraversa lo sguardo, l’ udito, la pelle, il cuore …
Laura Novali Cuoca e insegnante di cucina macrobiovegan Consulente alimentare e operatore olistico a indirizzo nutrizionale. Professionista SIAF nr. LO2078-OP disciplinato ai sensi della legge 4 / 2013 info @ lauranovali. com
Scegliere un’ alimentazione naturale è parte di un percorso più ampio: un ritorno all’ essenziale, una pulizia interiore, un allineamento tra corpo, mente e spirito. Ogni giorno, consapevolmente o no, ci nutriamo. Il nostro compito è imparare a distinguere ciò che ci sostiene da ciò che ci consuma. Nutrimento non è solo ciò che ci sazia, ma ciò che ci fa fiorire, per questo è importante scegliere con cura e consapevolezza ciò di cui ci vogliamo nutrire. Quando scelgo di cucinare un piatto, lo faccio con cura, scelgo gli ingredienti non solo per la parte biochimica, ma cerco di tagliare bene, dando una precisa forma agli elementi, cerco di optare per alimenti che abbiano determinati colori, uso spezie o erbe aromatiche per esaltarne i sapori, cerco di impiattare in modo armonico e, non per ultimo, scelgo che consistenza dovrà avere per appagare anche l’ aspetto tattile e uditivo. Niente di complicato, ma semplicemente una consapevolezza maggiore. Allo stesso modo, quando scelgo un libro o un film cerco qualcosa che sia in linea con i miei valori e che mi arricchisca o, quando scelgo come vestirmi, quali colori usare per sentirmi supportata e potenziata in quello che andrò a fare. Ecco alcune domande che possiamo portare nella routine quotidiana: Cosa sto scegliendo di assimilare oggi? Ciò che leggo, ascolto, penso … mi espande o mi chiude? Le persone che frequento, mi nutrono o mi svuotano? Il cibo che porto nel piatto, da dove viene? Qual è il suo impatto sul mondo? In questo senso, la scelta di alimentazione più o totalmente vegetale non è solo un’ opzione salutistica, diviene via di disciplina, consapevolezza e innalzamento verso una via più spirituale, una forma di coerenza, un atto d’ amore per sé e per la Terra. Non è quindi solo una questione di“ cosa” mangiamo, ma di come effettivamente ci relazioniamo alla vita che ci circonda. Forse è proprio qui il senso profondo del nutrirsi consapevolmente, che non vuol dire essere per forza vegani ma diventare più presenti, più consapevoli, più vivi e vitali. In questa visione più ampia, anche il cibo diventa parte di un ecosistema più sottile, di un equilibrio che coinvolge corpo e coscienza. Scegliere un’ alimentazione più naturale e vegetale, ricca di alimenti vivi, freschi, colorati, non è solo un atto salutare: è una forma di rispetto. Per noi stessi, per il pianeta, per l’ energia che ci attraversa e per il rapporto che decidiamo di avere con il prossimo e con l’ ambiente che ci ospita. Non è un’ alimentazione“ mancante”, come spesso si pensa. Al contrario: è abbondanza di nutrimento vero, di leggerezza, di vitalità. È un modo per entrare in sintonia con ciò che è vivo, per aprire spazio alla presenza e alla lucidità. È un cibo che nutre senza appesantire, che sostiene senza distrarre, che cura senza invadere. Ma soprattutto una certa disciplina verso ciò che scegliamo come nutrimento a 360 ° diventa un vero e proprio investimento per il futuro che coinvolge tutti. Da quando siamo in grembo a nostra madre fino all’ ultimo respiro. Pensate a come potrebbe stare un bimbo se la madre ascoltasse solo urla e grida di dolore tutto il giorno e si nutrisse solo di carne allevata in allevamenti intensivi, o cibo spazzatura: sarebbe un nutrimento veramente devastante capace di plasmare la vita del nascituro nel profondo, fino al DNA. Questo non succede solo in negativo ma anche in positivo, quando un’ abitudine si instaura in noi e diventa nutrimento profondo, che secondo l’ epigenetica può arrivare a modificare il nostro DNA. Tutto quindi è nutrimento. E tutto può diventare un’ occasione per crescere, per purificare, per scegliere con più consapevolezza chi siamo e chi vogliamo essere. Anche – e soprattutto – partendo da ciò che ogni giorno decidiamo di mettere nel nostro corpo e nel nostro cuore.