DENTROCASA LUGLIO 2025 | Page 51

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Gianbattista Bonazzoli bonazzoli99 @ gmail. com cell 328 3465570
acopo Dimastrogiovanni, artista trentino classe 1981, attraverso la pittura intende sviluppare una riflessione sull’ Uomo, al fine di indagare le ragioni e gli effetti dei turbamenti che lo caratterizzano e ne travagliano la natura stessa.“ Immortalato in uno stato di vulnerabilità, il soggetto si lascia riconoscere, stabilendo un rapporto visivo con l’ osservatore che spinge quest’ ultimo a discernere nel quadro un’ elaborazione delle proprie inquietudini: il classico meccanismo della proiezione junghiana, sotteso a un processo di conoscenza tra l’ Io e l’ Ombra”: così scrive Marco Amore sul catalogo della mostra“ Ecce Omnes”, tenutasi nel 2022 presso Mondoromulo Arte Contemporanea a Castelvenere( Bn). Nella realizzazione dei suoi lavori, Dimastrogiovanni parte sempre da un appiglio figurativo, che tuttavia progressivamente logora e deforma. L’ aspirazione a scavare nelle profondità dei soggetti raffigurati si traduce infatti nell’ esigenza di aggredire fisicamente la superficie pittorica, raschiando la tela con spatole o con il dorso del pennello stesso. Dopo quest’ opera di disfacimento, avviene allora una parziale ricostruzione dei tratti mediante l’ applicazione di sottili strati di carta e di colore, nel tentativo di ricomporre una fisionomia certamente deformata e sofferta, ma altresì autentica: quella che, in fondo, l’ autore considera come l’ essenza più intima e sincera dell’ Uomo. Questo procedimento – quasi catartico – trova applicazione anche nella serie più recente di lavori, Mirror(“ specchio”) che, dopo i riconoscimenti ottenuti all’ Arte Laguna Prize e all’ Exibart Prize, è stata presentata per la prima volta in modo organico in occasione della recente edizione di ArtVerona( stand Mondoromulo). In queste opere Dimastrogiovanni ha cercato un punto di contatto, un riflesso, tra il proprio vissuto e le pellicole cinematografiche di cui si è voracemente“ nutrito” a partire dalle chiusure del periodo pandemico: in tal senso il cinema era diventato, assieme alla pittura, il principale canale di sfogo e di nutrimento artistico, in assenza pressoché totale di qualsiasi altro contatto sociale. Un modo per far viaggiare la testa a velocità altissima, con cambi di situazioni e prospettive tanto repentini quanto il passaggio da un film all’ altro. Proprio nel momento in cui, al
contrario, il mondo viveva una sospensione al limite del surreale. Attraverso questi lavori, per l’ artista l’ astinenza sociale si è tramutata in occasione per riflettere intimamente su se stesso. E scoprire, forse, qualcosa di nuovo. Nel corso degli ultimi 15 anni, Dimastrogiovanni ha collaborato con gallerie in Italia e all’ estero. Dopo l’ esperienza alla 54 ° Biennale di Venezia( Padiglione Italia, Torino), nel 2013 è stato invitato ad esporre al Mart di Rovereto, nell’ ambito della mostra In risonanza, a cura di Francesca Bacci e Gabriele Lorenzoni. Nel 2015 ha presentato il proprio lavoro al St James Cavalier Centre di La Valletta( Malta) in occasione del progetto Afterselfie, a cura di Carolina Bortolotti. Nel 2019 ha vinto il Premio Residenza all’ ArtKeys Prize, grazie al quale l’ anno successivo ha realizzato una personale nel Castello Angioino – Aragonese di Agropoli( Sa). Nel 2022 è stato selezionato tra i finalisti dell’ Arte Laguna Prize 21- 22, esponendo negli spazi dell’ Arsenale di Venezia nella primavera del 2023.