DENTROCASA LUGLIO 2021 | Page 23

Nella pagina accanto : Coco Chanel nel suo atelier in Rue Cambon 31 Parigi , 1962 . Da sinistra in senso orario : Marilyn Monroe Hollywood , 1961 Coco Chanel al lavoro Rue Cambon 31 Parigi , 1962 Marilyn Monroe e Douglas Kirkland , Hollywood , 1961 Douglas Kirkland posa con l ’ attrezzatura fotografica nella redazione della rivista Look New York , 1961 © Douglas Kirkland / Photo Op . per incrociare i destini di due autentici simboli del costume , nell ’ intento di far convivere gli ideali di bellezza e moda con il desiderio di rinascita del territorio biellese . Da qui anche lo speciale allestimento del giardino del palazzo , che in un particolare percorso immersivo associa l ’ incantevole scenario delle fioriture con le frasi celebri delle due “ divine ”. Douglas Kirkland ha fotografato Coco e Marilyn , figure diverse ma per molti aspetti simili , nel corso degli anni Sessanta , quando lavorava per la rivista americana Look : la sua grandezza è stata esaltarne , oltre che la raffinatezza innata , il lato umano ed emotivo e le più recondite fragilità . Coco , pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel ( 1883-1971 ), è stata promotrice di una classe sobria , misurata , mutuata dalle sue disparate esperienze di vita , che l ’ hanno resa pioniera di una nuova concezione dello stile associato alla donna . La compostezza degli abiti monacali , visti in orfanatrofio , riecheggia nei suoi modelli rigorosi e lineari sui toni , non a caso , del nero e del bianco , a cominciare dal famosissimo tubino . La femminilità si esprime in una ricercatezza mirata , spesso frutto della rivisitazione di abiti maschili , ma derivata anche dagli stili marinaro e equestre , che le consentono di sentirsi a proprio agio con quello che indossa , muovendosi e relazionandosi con sorprendente disinvoltura . E anche il taglio corto dei capelli rappresenta un chiaro segnale in tale direzione , donando alla donna un piglio mai conosciuto prima . Segnata anch ’ ella da un ’ infanzia travagliata , Marilyn Monroe , pseudonimo di Norma Jeane Mortenson Baker ( 1926-1962 ), diviene dal canto suo simbolo di una bellezza inconsueta per il periodo , lontana dall ’ ideale canonico , vuoi per le forme generose , vuoi per la spiccata naturalezza dei modi di fare . E se da un lato Marilyn impersona il sogno della diva irraggiungibile per eccellenza , dall ’ altra evoca , al contrario , lo spirito genuino e alla mano della classica ragazza della porta accanto . Quello di Kirkland è un tuffo nella storia della moda , ma anche un prezioso step nel mondo della comunicazione e del consumo , con la fotografia che andava a vestire , proprio in quegli anni , un ruolo sempre più centrale . Oggi le sue immagini leggendarie , in un primo tempo nemmeno utilizzate nella loro totalità , animano ancora le campagne pubblicitarie di tutto il mondo tenendo vivo il mito delle sue “ irripetibili ” protagoniste .
Fino al 12 settembre 2021 palazzogromolosa . it / coco-marilyn
Giorni di apertura e modalità di visita della mostra seguono le disposizioni governative in tema di contenimento del COVID-19 .