La scoperta di un paesaggio che, sin da subito, appare magico, un luogo in cui natura e architettura dialogavano tra loro, un luogo in cui le stagioni per secoli hanno modellato le pietre e visto gli ulivi diventare patrimonio della umanità. Siamo sulle colline di Ostuni, in Puglia, in un punto in cui si scorge il mare a valle e si è circondati dal verde degli alberi che man mano salgono in collina. Così i trulli fanno da base a quella che una volta era una torre di avvistamento di attacchi provenienti dal mare, messa in collegamento visivo con la serie di torri presenti nel territorio pugliese, un passa parola che consentiva a chi era in città di chiudere le porte per evitare le invasioni. Ad un certo punto la masseria è diventata anche centro religioso con una deliziosa chiesa che accoglieva i viandanti per una preghiera, centro di comunità. I giardini curati da Rosie Bines Gardens dialogano in modo perfetto con i tracciati, i percorsi e la piscina progettati dagli architetti Flore & Venezia, creando un’ ambientazione favolistica e morbida, uno spazio spontaneo dove alberi da frutto si alternano alle vasche rialzate dell’ orto, in una definizione di elementi geometrici che definiscono gli spazi esterni.