DENTROCASA FEBBRAIO 2022 | Page 35

Claudia Giraudo nasce nel 1974 a Torino e nel 2001 si laurea con il massimo dei voti all ’ Accademia Albertina di Belle Arti sempre di Torino . L ’ artista si racconta così ai lettori di DENTROCASA … “ Potrebbe bastare la prima quartina di uno dei Sonetti a Orfeo di Rainer Maria Rilke per spiegare il titolo L ’ età dell ’ innocenza , più in generale il tema dell ’ infanzia sapientemente centrato . L ’ età dell ’ innocenza è quella quando l ’ esistenza “ non nuoce ”, quando i bambini sono puri e senza peccato , quando essi , assaporando la mela , la banana , la pera , l ’ uva spina , percepiscono senza paura la compresenza di vita e morte , cioè la naturalità di questi due poli , e questo accade perché il bambino non è ancora estraneo dal reale , ma vi è calato dentro , come un angelo sulla terra . I miei dipinti sono lenti e pensati , figli di una pittura antica , che io con amore e dedizione rielaboro con la mia contemporaneità . Quello che lega tutta la mia produzione

Sembra quasi che il tuo lavoro sia fatto di una lenta meditazione , quasi una “ preghiera ” che fai per te stessa verso l ’ immagine che stai creando , una sorta di complicità tra te e il soggetto che va oltre la realtà soggettiva ... “ Il mio lavoro non è mai veloce , segue il flusso del tempo , l ’ avvicendarsi degli eventi , degli umori delle stagioni , io godo la pace che è data dalla lenta accettazione del tempo come di un dono prezioso che mi è stato dato , da non sprecare ma da
e l ’ angoscia dell ’ ignoto , una facoltà che poi si perde diventando adulti … “ Nelle mie opere il bambino e la bambina non diventano mai adulto , ma assumono i connotati di arlecchini o marionette , di girovaghi : bambini agghindati da circensi , quasi fossero usciti da una fiaba , che non ci guardano neppure quando sembra che lo facciano , neppure quando sono ammiccanti . Restano distanti nella loro imperturbabile finzione scenica , senza però arrivare al limite di appartenere al
Accanto : Il dono di Icaro , 2017 , olio su tela , 115x160 cm ; A sinistra : Pierrot , olio su tela , 60x40 cm , 2021 ; sotto : Seme Stellare 1 , olio su tela , 40x50 cm , 2021 . è la volontà di potenziare la vita come forma di coincidenza tra l ’ immaginario e l ’ esistenziale , tra il desiderio e l ’ oggetto , seguendo ogni suo aspetto visionario . Coinvolgo in parte il vissuto personale caricandolo di un messaggio da decriptare , come se io parlassi una lingua sconosciuta e lo spettatore dovesse tradurre alla luce delle proprie personali esperienze e conoscenze ”. godere proprio nel suo lento divenire . Voglio che ogni singolo oggetto che introduco nell ’ opera abbia un senso compiuto o che possa paradossalmente far pensare al miracolo ”. C ’ è però un istante , prima che il bambino si faccia del tutto adolescente che spiega perché tutti i giovani sono potenzialmente poeti : è perché in loro resiste lo stupore e allo stesso tempo la gioia dell ’ esistere surrealismo pop , perché tutti noi abbiamo vissuto la condizione infantile , tutti noi ricordiamo l ’ età dell ’ innocenza . Dentro di noi siamo rimasti i bambini che eravamo e che la vita vissuta non ha intaccato nonostante le tante peripezie provate ”.
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