DENTROCASA FEBBRAIO 2018 | Page 79

Piano terra: una bussola rientrante con due porte laterali speculari si connette con il patio esterno: la relazione tra casa e natura è costante. Da evidenziare la porta lignea originale con casse modanate, restaurate e volutamente lasciate al grezzo. Sul prospetto antistante, il collegamento verticale si congiunge con l’antica scalinata Liberty che si sviluppa con rampe a farfalla. Le recenti esperienze cinema- tografiche dello studio dell’architetto Giovanni Fattori suggeriscono un parallelismo con le di- namiche di un set: il regista interviene con cam- bi di scenografia, così il progettista – attraverso la ristrutturazione – interviene nello spazio esi- stente ricreando nuove scene, in questo caso “scene di vita”. Il progetto illustrato in queste pagine prevede il risanamento conservativo del contenitore ori- ginario dove, all’interno, si sviluppano nuovi contenuti; un ribaltamento distributivo porta gli ambienti collettivi al piano inferiore, mentre il sottotetto viene elevato a zona notte occupan- do un volume semitrasparente. I connettivi (vecchi e nuovi) tracciano un articola- to diagramma di percorsi: l’antica scalinata Liber- ty, che si sviluppa con rampe a farfalla, si affianca ad un nuovo ponte in vetro e ad un collegamento verticale in ferro; questi attraversamenti spaziali generano un “percorso guidato” nella storia. L’impatto scenografico è garantito dalle preesi- stenze “contaminate” dalle convenzioni dell’ar- chitettura contemporanea, alla ricerca di un equilibrio stabile. Le superfici murarie diventano protagoniste tramite un minuzioso intervento di rimozione dell’intonaco e successiva pulitura manuale e stuccatura a calce. La scrupolosa attività ha messo in luce la stratigrafia del tempo, visibile attraverso l’orditura dei mattoni: tamponamenti, elevazioni e recuperi sono ora leggibili ad oc- chio nudo e raccontano la vita del manufatto. Gli elementi originari si confrontano con il ce- mento, il ferro, il lamellare ed il vetro; le epo- che possono convivere e lasciare il proprio “se- gno” oltre la collocazione temporale e spaziale. L’illuminazione naturale proveniente dalle foro- metrie originarie e catturata tramite l’inserimento di nuove vetrate, modifica nel tempo le superfi- ci irregolari delle murature stagliando ombre in divenire che trasformano lo spazio in una sce- na “work in progress”. Qui trovano collocazione arredi di design, rigorosamente centro-stanza, in modo da non compromettere visivamente le imponenti murature. Gli arredi sembrano fluttuare nell’ampio volume caratterizzato da finiture omogenee e rigorose. Un contrasto apparentemente dissonante capa- ce di esaltare la maestria dell’intervento.