Piano terra: una bussola rientrante con due porte laterali speculari si connette con il patio esterno:
la relazione tra casa e natura è costante. Da evidenziare la porta lignea originale con casse modanate,
restaurate e volutamente lasciate al grezzo. Sul prospetto antistante, il collegamento verticale
si congiunge con l’antica scalinata Liberty che si sviluppa con rampe a farfalla.
Le recenti
esperienze
cinema-
tografiche dello studio dell’architetto Giovanni
Fattori suggeriscono un parallelismo con le di-
namiche di un set: il regista interviene con cam-
bi di scenografia, così il progettista – attraverso
la ristrutturazione – interviene nello spazio esi-
stente ricreando nuove scene, in questo caso
“scene di vita”.
Il progetto illustrato in queste pagine prevede
il risanamento conservativo del contenitore ori-
ginario dove, all’interno, si sviluppano nuovi
contenuti; un ribaltamento distributivo porta gli
ambienti collettivi al piano inferiore, mentre il
sottotetto viene elevato a zona notte occupan-
do un volume semitrasparente.
I connettivi (vecchi e nuovi) tracciano un articola-
to diagramma di percorsi: l’antica scalinata Liber-
ty, che si sviluppa con rampe a farfalla, si affianca
ad un nuovo ponte in vetro e ad un collegamento
verticale in ferro; questi attraversamenti spaziali
generano un “percorso guidato” nella storia.
L’impatto scenografico è garantito dalle preesi-
stenze “contaminate” dalle convenzioni dell’ar-
chitettura contemporanea, alla ricerca di un
equilibrio stabile.
Le superfici murarie diventano protagoniste
tramite un minuzioso intervento di rimozione
dell’intonaco e successiva pulitura manuale e
stuccatura a calce. La scrupolosa attività ha
messo in luce la stratigrafia del tempo, visibile
attraverso l’orditura dei mattoni: tamponamenti,
elevazioni e recuperi sono ora leggibili ad oc-
chio nudo e raccontano la vita del manufatto.
Gli elementi originari si confrontano con il ce-
mento, il ferro, il lamellare ed il vetro; le epo-
che possono convivere e lasciare il proprio “se-
gno” oltre la collocazione temporale e spaziale.
L’illuminazione naturale proveniente dalle foro-
metrie originarie e catturata tramite l’inserimento
di nuove vetrate, modifica nel tempo le superfi-
ci irregolari delle murature stagliando ombre in
divenire che trasformano lo spazio in una sce-
na “work in progress”. Qui trovano collocazione
arredi di design, rigorosamente centro-stanza,
in modo da non compromettere visivamente le
imponenti murature.
Gli arredi sembrano fluttuare nell’ampio volume
caratterizzato da finiture omogenee e rigorose.
Un contrasto apparentemente dissonante capa-
ce di esaltare la maestria dell’intervento.