DENTROCASA DICEMBRE 2022 | Page 56

FATTORE &

“ GIOIA & DOLORE ”

Siamo tutti alla ricerca spasmodica della felicità , in fuga costante dal dolore e dalla sofferenza , incapaci di comprendere come l ’ uno senza l ’ altra non possa esistere …

La verità è che possiamo fare migliaia di kilometri e rimanere immobili nel nostro pantano , perché la fuga incontrollata , senza aver prima superato il proprio punto dolente , non porta da nessuna parte se non verso abissi di infelicità sempre più profondi . Ho corso tutta la vita rincorrendo la felicità come fosse una sorta di traguardo da raggiungere , una specie di premio da conquistare che una volta agguantato mi avrebbe garantito la serenità e la pace “ perpetua ”. Sorrido quando penso a quanta ingenuità e inconsapevolezza abitava questi pensieri e , ogni tanto , ancora mi capita di cadere in pensieri fallaci . Ogni “&” di cui ho parlato nel mio libro e in questa rubrica ha la caratteristica di poter esistere anche indipendentemente ( un buon libro può esistere anche con una pessima copertina e viceversa , così come possiamo essere con gioia solo madri e non interessarci alla carriera e così via ) ma questa “&”, quella di gioia & dolore , no . L ’ esistenza dell ’ una senza l ’ altro non è fisicamente possibile , sia dal punto di vista motivazionale interiore che dal punto di vista chimico . Nel primo caso proprio perché ogni nostra singola azione è animata inconsciamente da una “ fuga dal dolore ” ( avversione alla perdita ) da un lato , e da una corsa verso la gioia ( propensione al guadagno ) dall ’ altro . Pensiamo ad esempio quando andiamo in vacanza perché siamo stanchi

CHIARA FRANCHI ( dolore ) e vogliamo riposare
( gioia ); oppure vogliamo mangiare perché abbiamo fame ( dolore ) e ci vogliamo saziare ( gioia ). Ogni nostra singola situazione è azionata da questo
FATTORE meccanismo : “ via da – verso ”. Venendo invece all ’ aspetto chimico , è bene sapere che negli ultimi anni la ricerca scientifica ha dimostrato che la pre-
SMETTI DI RINUNCIARE
A UNA PARTE DI TE
senza di dopamina nel nostro
E VIVI UNA VITA ALL ’ ALTEZZA
DEI TUOI DESIDERI organismo ( ormone del piacere e della ricompensa ) deve essere bilanciata dalla presenza
di ormoni dello stress e che all ’ aumentare della prima corrisponde un aumento dei secondi . Insomma , se c ’ è gioia , c ’ è dolore e se ci sono ormoni del benessere ci devono essere ormoni dello stress : non ci sono alternative , è così che funzioniamo . Dovremmo insomma accettare che il dolore è parte integrante delle nostre vite , che va vissuto e assaporato . Non possiamo eluderlo , non possiamo scappare o si ripresenterà , prima o poi , con un ’ intensità ancora superiore . Abbracciare questa filosofia , impegnarci a fare spazio nella nostra vita tanto alla gioia quanto al dolore rappresenta un vero cambio di paradigma . La ricerca ossessiva del piacere , di quella felicità perpetua che per tanto tempo ho ricorso , molto spesso è essa stessa causa della nostra infelicità . Ogni volta in cui per qualche motivo non la troviamo , ci sentiamo infatti delusi e frustrati e questo aumenta il nostro malessere . Il pensiero positivo a tutti i costi è spesso causa di grandi frustrazioni . Aspettarsi che le cose vadano sempre bene è surreale oltre che dannoso . Quello che è sano , invece , è affiancare collateralmente anche il pensiero negativo , contemplando la possibilità che le cose possano anche andare male , abituandosi all ’ idea che ogni tanto qualcosa vada storto . Il dolore infatti esiste e per tante volte in cui abbiamo una responsabilità in tal senso , altrettante volte non abbiamo alcuna colpa : capita e basta . Affrontare il dolore con cognizione di causa e consapevolezza ci rende più forti e ci fa attraversare quel momento complesso con maggiore forza . Per troppo temo abbiamo agganciato l ’ idea che “ gioia sia bene ” e “ dolore sia male ”, una associazione innata responsabile di vite insoddisfacenti e persone irrisolte . La verità è che non conosceremmo la bellezza del sapore dolce se non avessimo assaggiato il gusto dell ’ amaro ; non avremmo la capacità di riempirci gli occhi di luce se non avessimo attraversato il buio e le tenebre . Allo stesso modo non potremmo provare gioia se non avessimo conosciuto il dolore , accettare questa presenza contribuisce a rendere meno affannosa la corsa verso la gioia . Quando il dolore si presenta è bene quindi accoglierlo , attraversarlo senza scappare e pensare che è naturale e sano che ci sia ed è grazie a quel passaggio che ritroveremo ogni volta nuova luce . di Chiara Franchi Ig @ chiarafranchi __
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