DENTROCASA DICEMBRE 2019 | Page 64

Il nucleo abitativo principale della fattoria risale ai primi anni del Ventesimo secolo. D’autunno, le foglie che la ricoprono si colorano di un rosso intenso prima dei rigori invernali. Degli edifici originari sono sopravvissuti il fienile, la stalla, le cantine e il pozzo, mutando la loro primigenia destinazione d’uso. Le candele costituiscono la fonte di luce serale, ricreando l’atmosfera d’un tempo lontano. Il grande camino senza decorazioni, la stufa di ghisa e la cucina all’antica fungono da fonti di calore durante i lunghi periodi di freddo. Difatti, l’acqua, appena pompata dal pozzo, si deposita nel serbatoio e poi è riscaldata dalla cucina a legna. Il frigorifero è sostituito dalla cantina sempre fresca anche d’estate. Vivendo nella foresta, la famiglia gode di tutti i suoi doni: la stagione dei funghi è un momento di intensa preparazione per approntare la scorta di tutto l’anno. Il cuore pulsante di questa poetica casa è la cucina, rimasta come quella d’una volta, con le piastrelle bianche. Le pentole e gli stampi antichi appesi alle pareti sono tuttora in uso. L’orologio in ardesia non viene regolato quando cambia l’ora legale: il ritmo del tempo è scandito dalla luce e dalla natura. Gli arredi? Essenziali e spartani anche nei decori! Ad esempio, l’armadio, sopravvissuto ad un incendio, ne porta ancora i segni. Le travi di legno sono a vista come le mensole delle librerie, le pareti sono bianche, mentre i piani pavimentali in listoni di legno naturale. Al piano superiore queste ultime sono state sbiancate come i gradini della scala che conduce alla zona notte. In origine, la parte superiore non era residenziale. Grazie ad un’azione di recupero del tetto rimontato ed all’apposizione delle finestre, è stato creato un nuovo spazio abitativo aperto, pieno di luce e minimal negli arredi. Qualche sedia d’antan, un tavolo shabby come la bella credenza in cucina old fashion, il letto padronale in legno chiaro e uno specchio tinteggiato all’anilina. Anche nel bagno, il legno gioca un ruolo principale: sia nel piano d’appoggio per il lavabo, sia nelle mensole in una nicchia sulla parete opposta. Anche qui, piastrelle bianche come in cucina. In una delle camere da letto, su un mobiletto scialbato, una sorprendente icona del noto artista polacco Mirosław Dziedzicki. testo teobaldo fortunato ph igor dziedzicki