AL FEMMINILE
VALERIA MAGLI MORBID
Al MAMbo di Bologna la ricerca artistica della coreografa e danzatrice sul ruolo della donna
Fino all’ 11 maggio 2025 museibologna. it / mambo /
La donna, il suo universo, le sue tante sfaccettature. Morbid è l’ aggettivo scelto da Valeria Magli, danzatrice e coreografa, per descrivere la figura femminile. E Morbid è anche il titolo della mostra, in svolgimento al MAMbo – Museo d’ Arte Moderna di Bologna, curata da Caterina Molteni. L’ esposizione rientra in ART CITY Bologna 2025, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera. Morbid sta per“ morbido” per assonanza in italiano e“ morboso” per significato nella traduzione dal tedesco. Il termine è quindi l’ ideale per catturare le caratteristiche contraddittorie attribuite alla donna nel corso dei secoli, in contrapposizione alla figura integra e“ rigida” dell’ uomo. La mostra esplora la ricerca artistica di Valeria Magli concentrando l’ attenzione sul lavoro di ridefinizione del femminile promosso dall’ autrice nel corso della sua carriera e restituito in un percorso cronologico e tematico dagli anni Settanta ai primi anni Duemila. Attraverso una grammatica corporea che fa proprie le arti della danza classica, del tip-tap e della ginnastica artistica, Valeria Magli delinea una danza anti-spettacolare ma al tempo stesso seducente e ironica. Mentre oltreoceano danzatori e danzatrici sfidano la società dello spettacolo portando il gesto quotidiano sul palco in una ricerca minimale del movimento, la Magli sperimenta i linguaggi dell’ intrattenimento portandoli al limite. Cabaret, clownerie, music-hall e tip tap vengono reinventati come strumenti critici, capaci di interrogare e sovvertire le convenzioni della rappresentazione. Nella sua polisemia il titolo Morbid rimanda allo stesso tempo al dialogo costante di Valeria Magli con la poesia e le arti visive. Dalla fine degli anni Settanta, l’ autrice intesse infatti relazioni con figure prominenti della neoavanguardia letteraria, come Arrigo Lora Totino e Nanni Balestrini, rispondendo nel mondo della danza a quella visione della parola che si impone come fenomeno aperto e fisico.
In alto: Valeria Magli, Pupilla, 1983 ph Carla Cerati. Courtesy Elena Ceratti
Sopra: veduta della mostra Valeria Magli. Morbid ph Carlo Favero