DENTROCASA APRILE 2019 | Page 59

LORENZO SCHEDA BIOGRAFICA Nata a Roma, Barbara Vistarini, espone dal 2002, utilizzando il mezzo fotografico e video, in mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui si ricordano “I segni e la memoria” al Circolo Culturale B. Brecht di Milano, ”Strategie del corpo” alla Galleria Tamatete di Roma, ”Omaggio a J. Beuys” al Museo Civico di Ascona in Svizzera, “Blog on Rimbaud” al Castello di Rivara, ”Omaggio a H. Szeemann”al Tempio della Natura di Bolognano, “Bye Bye Barbie” al Liu Hai Su Art Museum Shangai. L’artista partecipa ad importanti eventi veneziani durante 2 edizioni della Biennale di Arti Visive di Venezia. Partecipa ad una esposizione a Palazzo Albrizzi Capello durante la Biennale Architettura di Venezia 2018. Espone ad Art Miami nel 2017 in occasione della Fiera d’Arte Contem- poranea Miami River Art Fair. Vince nel 2009 un premio alla Biennale d’Arti Visive di Genova e nel 2010 è presentata in copertina sul Corriere dell’Arte. I suoi lavori sono presenti in importanti Istituzioni e Collezioni pubbliche e private e sono stati pubblicati su diversi numeri di Flash Art Italia e Flash Art International. Le sue opere sono rappresentate a New York da Danette Koke Gallery 55 Bethune Street e a Roma da Honos Art Gallery. L’artista curerà a breve la rubrica “Contemporary” per la rivista DENTROCASA. Sopra: l’artista Barbara Vistarini; sopra a destra: il rendering dell’opera, sotto: la realizzazione alla fiera DENTROCASA EXPO. info barbaravistarini.it far scorrere i temi dell’immaginazione e che, sin da bimbi, ci ha accompagnato sui banchi di scuola. Esiste inoltre un’attualità creativa della carta che si colloca nell’area artistica contem- poranea assieme a quella del design. Essenzia- lità, sobrietà e rigore ma anche tante emozioni e una spinta energica forte verso l’innovazione. Ho declinato la carta in forme semplici capaci di generare nuove forme di socialità con l’in- tento di renderle ricche di sentimenti umani. Le mani sono una delle poche parti del corpo esposte. Esse acquistano il valore di forme por- tatrici di luce, en- tità vive e mute- voli che possono cambiare dinami- camente il loro aspetto e perfino la loro originaria funzione”. Il mondo digitale ha ridisegnato le nostre vite, ma tu sembri volerti “aggrappare” a valori invece im- mutabili. “Sì. Vorrei recu- perare il valore della manualità in ambito creativo che mi porta ad aggiungere un nuovo tassello sul percorso iniziato agli Spedali Civili di Brescia nel 2017 e presentato alla Biennale di Arti Visive di Venezia, intento a promuovere azioni progettuali e artisti- che con un deciso tratto etico e sociale. Le pic- cole mani nere, in carta, unite sul dorso quasi a formare miriadi di farfalle, riposano placide sulle pareti in attesa di spiccare il volo. Ciò che trovo affascinante e prezioso riguardo ad entrambe le esperienze, quella di guida blind e quella artisti- ca, è l’aspetto tattile. Riscoprire il mondo attraver- so gesti semplici, come quello di dare la mano o tagliare sagome di carta per raccontare storie ed esprimere sentimenti, significa conservare la sensibilità per il tocco umano delle cose”.