LORENZO
SCHEDA BIOGRAFICA
Nata a Roma, Barbara Vistarini, espone dal 2002,
utilizzando il mezzo fotografico e video, in mostre
collettive in Italia e all’estero, tra cui si ricordano
“I segni e la memoria” al Circolo Culturale B. Brecht
di Milano, ”Strategie del corpo” alla Galleria Tamatete
di Roma, ”Omaggio a J. Beuys” al Museo Civico
di Ascona in Svizzera, “Blog on Rimbaud” al
Castello di Rivara, ”Omaggio a H. Szeemann”al
Tempio della Natura di Bolognano, “Bye Bye Barbie”
al Liu Hai Su Art Museum Shangai. L’artista partecipa
ad importanti eventi veneziani durante 2 edizioni della
Biennale di Arti Visive di Venezia. Partecipa ad una
esposizione a Palazzo Albrizzi Capello durante
la Biennale Architettura di Venezia 2018. Espone ad Art
Miami nel 2017 in occasione della Fiera d’Arte Contem-
poranea Miami River Art Fair. Vince nel 2009 un premio
alla Biennale d’Arti Visive di Genova e nel 2010
è presentata in copertina sul Corriere dell’Arte. I suoi
lavori sono presenti in importanti Istituzioni e Collezioni
pubbliche e private e sono stati pubblicati su diversi
numeri di Flash Art Italia e Flash Art International.
Le sue opere sono rappresentate a New York
da Danette Koke Gallery 55 Bethune Street
e a Roma da Honos Art Gallery.
L’artista curerà a breve la rubrica “Contemporary”
per la rivista DENTROCASA.
Sopra: l’artista Barbara
Vistarini; sopra a destra:
il rendering dell’opera,
sotto: la realizzazione alla
fiera DENTROCASA EXPO.
info
barbaravistarini.it
far scorrere i temi dell’immaginazione e che,
sin da bimbi, ci ha accompagnato sui banchi di
scuola. Esiste inoltre un’attualità creativa della
carta che si colloca nell’area artistica contem-
poranea assieme a quella del design. Essenzia-
lità, sobrietà e rigore ma anche tante emozioni
e una spinta energica forte verso l’innovazione.
Ho declinato la carta in forme semplici capaci
di generare nuove forme di socialità con l’in-
tento di renderle ricche di sentimenti umani.
Le mani sono una delle poche parti del corpo
esposte. Esse acquistano il valore di forme por-
tatrici di luce, en-
tità vive e mute-
voli che possono
cambiare dinami-
camente il loro
aspetto e perfino
la loro originaria
funzione”.
Il mondo digitale
ha ridisegnato le
nostre vite, ma
tu sembri volerti
“aggrappare”
a
valori invece im-
mutabili.
“Sì. Vorrei recu-
perare il valore
della
manualità
in ambito creativo
che mi porta ad
aggiungere
un
nuovo tassello sul
percorso iniziato
agli Spedali Civili
di Brescia nel 2017
e presentato alla
Biennale di Arti
Visive di Venezia,
intento a promuovere azioni progettuali e artisti-
che con un deciso tratto etico e sociale. Le pic-
cole mani nere, in carta, unite sul dorso quasi a
formare miriadi di farfalle, riposano placide sulle
pareti in attesa di spiccare il volo. Ciò che trovo
affascinante e prezioso riguardo ad entrambe le
esperienze, quella di guida blind e quella artisti-
ca, è l’aspetto tattile. Riscoprire il mondo attraver-
so gesti semplici, come quello di dare la mano o
tagliare sagome di carta per raccontare storie
ed esprimere sentimenti, significa conservare la
sensibilità per il tocco umano delle cose”.