DENTROCASA APRILE 2019 | Page 58

l’installazione ph francesco florenzano Voli di carta e di luce L’installazione di Barbara Vistarini presentata a DENTROCASA EXPO 2019 e riproposta al Fuorisalone della Design Week milanese. B arbara Vistarini concepisce l’arte come una commistione di più disci- pline ed elabora progetti con parti- colare valore etico e sociale. Come opere che non conoscono confini di intervento. Recentemente è stata protagonista di una suggestiva installazione di grande successo, dal titolo “Volare”, realizzata e presentata alla fiera d’arredamento e design DENTROCASA EXPO 2019. Quest’ultimo elabo- rato dell’artista viene presentato in una mostra personale dal titolo “Voliumani” nel corso della Milano Design Week presso Azimut manage- ment, a Palazzo Bocconi, nel distretto di Porta Venezia Indesign. Ma come nasce questo progetto? “Questa installazione è legata fortemente ad una storia che parla di atletica leggera. “Volare” nasce in ambito sportivo e restituisce, attraverso semplici gesti, un nuovo modo di vivere la bellezza, di apprezzarla e di conseguenza anche produrla e moltiplicarla. L’esperienza personale che conduco da alcuni anni come dirigente del Settore Paralimpico del Centro Universitario Sportivo di Brescia e guida blind per l’atletica leggera ha costituito non solo un’esperienza unica e straordinaria a livello umano, ma ha fornito spunti e ispirato una mia particolare, nuova ricerca estetica ed artistica. Dalla richiesta di mani per guidare gli atleti ciechi da me lanciata in ambito agonistico sono approdata in un territorio “intimo”, ricco di umanità e solidarietà pronta da vivere in continuo e reciproco scambio. Un viaggio alla scoperta di altri modi di sentire, di percepire luci e ombre, di cogliere la realtà oltre la sua forma-luce e trasferirla in un ambito in cui il senso predominante è la fiducia nell’altro”. Che materiali hai utilizzato? “La carta è il materiale dominante e assoluto in cui si concentra tutta la poetica e la tensione emotiva del lavoro. Ho costruito l’installazione basandomi su due elementi principali: la lettura bidimensionale e simbolica delle mani ritagliate a sagoma su cartoncino nero e il bisogno di dare profondità e leggerezza al discorso attraverso spazi fisici in grado di esaltare la “volatilità” delle sagome”. In conferenza stampa hai parlato della tua poe- tica in termini di materiali sensibili: carte e luci che avvolgono gli spazi in una nuova dimensio- ne sensoriale. “Esiste un’estetica della carta una sua bellezza che affascina ognuno di noi, un binario su cui