DENTROCASA AGOSTO 2025 | Page 46

SPAZIO DESIGN

SPECCHIO FORMA E PENSIERO

Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta lo specchio cinetico della designer Clelia Liberti.

E

siste da sempre … e sempre ci sarà, un’ ampia fetta di mercato nel mondo Design che richiede oggetti sempre più funzionali, ottimizzati e minimali. Dalla controparte emozionale di questo emisfero, Clelia Liberti risponde con uno specchio cinetico che non riflette solo la nostra immagine, ma anche il nostro pensiero. Classe 1994, laureata a pieni voti in Advanced Design alla facoltà di Ingegneria e Architettura dell ' Università di Bologna, Clelia è oggi designer per il Marketing e la Comunicazione di Gruppo Colorobbia. Parallelamente porta avanti una personale ricerca progettuale, spinta al confine tra arte e design, che mette al centro l’ interiorità umana e il dialogo emotivo con gli oggetti. È proprio da questa visione che nasce Dalì, specchio-scultura dal carattere poetico e surreale. Lontano anni luce dall’ arredo seriale, Dalì è una composizione mobile in metallo e cristallo che sfida le leggi della simmetria e della passività. Come un’ opera di Calder, ruota attorno al suo asse con dinamismo e leggerezza, rivelando la sua natura bifacciale e invitando l’ osservatore a cambiare prospettiva. Ogni dettaglio è ponderato a livello pratico ma anche emotivo: la forma principale, liquida e onirica, ricorda le famose deformazioni del tempo firmate Salvador Dalì, a cui l’ oggetto rende omaggio già nel nome. Attorno ad
essa gravitano elementi grafici, a tratti geometrici e a tratti creati da linee libere, pure astrazioni della fantasia che si fondono per evocare nuovi linguaggi visivi. L’ occhio, simbolo ricorrente nella poetica formale della creativa, domina la parte superiore dell’ oggetto e si ripresenta in quella inferiore, suggerendo un’ interazione attiva e consapevole, quasi metafisica. Non ci si guarda semplicemente allo specchio: si partecipa, si riflette, nel doppio senso del termine, come in una performance silenziosa. Non stupisce che quest’ opera sia già stata protagonista al Salone Satellite 2025 e prima ancora, selezionata per la mostra THE WALL presso il“ Centro Culturale di Milano” e censita tra le opere più all’ avanguardia da Arte Laguna Prize. Non un semplice specchio, dunque, ma un“ dispositivo poetico”, una visione domestica in cui materia e pensiero si incontrano, e anche il tempo sembra assumere una nuova dimensione, sospesa.“ L’ emozione non è essa stessa una funzione?” È una domanda che Clelia si è posta più volte dandosi sempre risposte affermative, volontà progettuali che riecheggiano nelle forme libere di Dalì, capaci di creare uno spazio mentale oltre che fisico. Realizzato interamente in alluminio e vetro, a parlare, dopo un’ attenta osservazione, sono anche le calibratissime viti a vista e gli allineamenti impeccabili, che ci raccontano della scrupolosa perizia, profusa anche nella realizzazione e nell’ assemblaggio di tutte le componenti. Tra le cromie morbide e le linee in contrasto, l’ opera si colloca perfettamente in quel limbo affascinante in cui arte e design smettono di contendersi il territorio e i confini sfumano l’ una nell’ altro diventando nuova commistione. Con Dalì, Clelia Liberti firma un’ opera che riflette l’ identità mutevole dell’ abitare contemporaneo, ricordandoci che il design più autentico spesso si rivela essere quello che sa parlare al cuore prima ancora che all’ occhio. designer Clelia Liberti. clelialiberti. com Ig: @ clelialiberti
Giovanni Tomasini Studio7B interior design, industrial design, web e consulenza in marketing & commerciale. FabLab BRESCIA via Pavoni, 7 / B Brescia studio7b. it info @ studio7b. it