DENTROCASA AGOSTO 2021 | Page 40

grandangoli d ’ impresa

ALLARME MATERIE PRIME

Nuovi equilibri internazionali , nuove sfide per i sistemi produttivi locali

Mentre un italiano su due è in vacanza , recuperando fiducia e relax dopo il lungo inverno di chiusure e restrizioni , le imprese private vivono una situazione al contempo di cauta euforia e di preoccupato allarme . Oggetto del contendere sono le materie prime , il cui rialzo dei prezzi sta mettendo in crisi intere filiere ed il commercio internazionale , con inevitabili impatti sul cliente finale . L ’ economia industriale , che qualcuno pensava avesse ormai ceduto il passo a quella digitale , si è dunque ripresa la scena e sono proprio i settori tradizionali a trainare la ripresa , acquistando in quantità materie prime tradizionali quali il grano , il rame , l ’ alluminio , il legname , l ’ acciaio , la plastica . Le ragioni degli aumenti sono diverse per ciascun materiale : a sostenere l ’ incremento di prezzo di legname e rame è il boom del settore immobiliare degli Stati Uniti , mentre il prezzo del litio e degli estratti rari cresce con la progressiva transizione green dell ’ economia . La sovracapacità di Stati Uniti ed Unione Europea negli scorsi anni ha spinto ora le quotazioni dell ’ acciaio ; quanto al grano , i raccolti di alcuni Paesi produttori , quali Brasile e Francia , sono stati deludenti , determinando la corsa al rialzo per le scarse quantità ora disponibili . I polimeri plastici registrano incrementi di prezzo per motivi analoghi : la catena di approvvigionamento è limitata , gli impianti di produzione statunitensi sono stati bloccati per mesi nella fase acuta della pandemia , e allo stesso tempo sono cresciuti i costi per i container . Come far fronte ad aumenti a doppia cifra di tutte le materie prime ? Stiamo rapidamente scivolando dentro una bolla inflattiva ? Queste ed altre sono le domande sul tavolo degli analisti finanziari e degli imprenditori della nostra Europa , che si interrogano su un big boom a rimbalzo cui non si assisteva da vent ’ anni : naturalmente il rincaro in produzione può essere solo in parte ribaltato sul prezzo al cliente e al consumatore finale , che , stante il

momento di grande incertezza , seleziona accuratamente il paniere dei propri acquisti . La sfida è il contenimento puntuale di tutti i costi e di tutti gli sprechi dell ’ impresa , che un controllo di gestione strutturato e affinato nel tempo può monitorare tempestivamente . Il costo del lavoro può essere ottimizzato orientando i carichi di lavoro , i ruoli , le responsabilità ; i costi commerciali beneficiano di questo nuovo corso che ha reso possibile parte della comunicazione con i partner strategici attraverso i mezzi digitali ; i costi generali possono essere contenuti con logiche di produzione snella e azzeramento delle inefficienze , dalle aree logistiche agli uffici . Non è più il tempo di chi ama partecipare , ma è il tempo solo di chi punta a vincere , nel riequilibrio delle logiche internazionali , che vedono i Paesi più sani , dal punto di vista della salute ma anche della tenuta del sistema produttivo e finanziario , favoriti nella corsa per la ripartenza , nella riconquista del consumatore e del posizionamento in quel suo paniere d ’ acquisto , ridimensionato dalla crisi . Sfide e strategie globali ci aspettano , con una certezza : noi e il mondo siamo ( irreversibilmente ) cambiati . di ing . Lisa Zanardo Top Performance Consulting Consulenza d ’ Impresa lzanardo @ studiotpc . it studiotpc . it