Definitivo Dialogo_2-2018 | Page 6

l ’ editoriale del presidente
dicata dal Fondatore . Sono convinto che quanto fatto finora da Cassa Rurale Alto Garda vada nella giusta direzione . Tanti sono i segnali che lo confermano e , l ’ e- sperienza lo dimostra , i segnali vanno colti per tempo . I processi di cambiamento sono fin troppo veloci ed un ’ amministrazione accorta non può permettersi tentennamenti nell ’ agire e nel fare scelte adeguate . Sì , i segnali sono molti , primo tra cui quanto dimostrato dalla storia più recente e cioè che una banca non può stare sul mercato , ovvero non può essere competitiva e soddisfare richieste ed esigenze di soci e clienti senza avere numeri adeguati ; insomma la dimensione locale è certamente positiva , ma non consente né di realizzare una redditività adeguata né di garantire la solidità richiesta a tutte le banche dalla normativa di vigilanza . È difficile stabilire quali siano le dimensioni minime per una banca di credito cooperativo , ma sicuramente i primi risultati della Cassa Rurale Alto Garda post fusioni sono molto positivi , oltre le previsioni . L ’ attenzione alle persone , la risposta tempestiva ai bisogni e alle esigenze di soci e clienti , il reinvestimento delle risorse attraverso il sostegno economico alla comunità ed alle associazioni del territorio sono priorità che devono essere inderogabili e riescono ad essere soddisfatte solo con una struttura organizzativa adeguata e la continua formazione dei collaboratori . Anche le dimensioni raggiunte dalla nostra banca richiedono considerevoli investimenti da realizzare , ecco allora la necessità di fare rete , di agire con altre banche attraverso consorzi di categoria e società di servizio appositamente costituite ; si pensi soprattutto allo sviluppo tecnologico , in passato le persone si univano e creavano le cooperative , adesso invece sono le organizzazioni che devono aggregarsi per rimanere competitive sul mercato , sempre mantenendo però quelle caratteristiche che anche la Costituzione italiana ci riconosce . Uno sforzo non facile ma neanche impossibile , dipende dalle persone che agiscono , la loro sensibilità , il loro dna , che va riconosciuto , in trentino è molto forte . È ormai noto che a partire dal 2019 saranno operativi i
gruppi bancari nazionali voluti dalla riforma legislativa del sistema del credito cooperativo . Come deliberato dall ’ assemblea dei soci di maggio 2017 , la nostra Cassa Rurale ha aderito al gruppo , con sede a Trento , guidato da Cassa Centrale Banca . Nell ’ assemblea dei nostri soci tenutasi lo scorso 15 novembre , in cui è stato approvato il nuovo Statuto , se ne è completato l ’ iter formale . È una sfida senza precedenti , che avrà certamente una ricaduta positiva sull ’ attività bancaria , sull ’ organizzazione , sulla sicurezza e sulla competitività dell ’ intero sistema . Altro discorso che mi preme sottolineare è il processo cooperativo ; il nostro impegno sarà quello di garantire che il sistema non perda le sue peculiarità in termini di autonomia , di motore di sviluppo del territorio , di approccio e sostegno alle famiglie e alle imprese ; insomma tutte quelle caratteristiche tipiche delle casse rurali , che hanno fatto la storia del nostro Trentino e che da sempre ci hanno distinto dalle altre banche . Per la realizzazione di questo progetto contiamo sul supporto degli organi di vigilanza europei , ma vogliamo pensare che spetta a tutti noi , soci , amministratori e collaboratori vigilare ed agire per tutelare il bene e l ’ autonomia della nostra Cassa Rurale e della nostra comunità .
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