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La Liguria ha
sempre avuto
un occhio di
riguardo ver-
so la danza,
del resto Ge-
nova vanta di
aver
ospita-
to per ben 55
anni il Festival
Internazionale
del Balletto di
Nervi, diretto da Mario Porci-
le, una grande manifestazione
che aveva portato nel capo-
luogo ligure le più importan-
ti etoiles mondiali, da Rudolf
Nureyev a Vladimir Vasiliev,
Yvette Chauvirèe, Alicia Mar-
kova ecc. e le più grandi com-
pagnie di danza estere che,
fino ad allora, non avevano
mai messo piede in Italia.
Certo da allora i tempi sono
cambiati, soprattutto perchè
le possibilità economiche non
solo di Genova, ma di tutto il
nostro paese, non hanno più
permesso forme spettacolari
di quel genere, in ogni modo
Genova cerca sempre di te-
nersi a galla e di offrire al pub-
blico che ama l’arte tersicorea
spettacoli di qualità.
Il palcoscenico più grande è
prestigioso per questo resta
sempre quello del Carlo Feli-
ce che in questa sua stagione
2017/18 presenta tre belletti. Il
primo, per altro, non era pre-
visto a programma ed è sta-
ta una vera sorpresa per tut-
ti, si tratta di Notre Dame de
Paris di Roland Petit prodotto
dall’Opera di Astana che sarà
a Genova giovedi 23 novem-
bre alle 20.30 (con replica ve-
nerdì 24 alle 15.30 e alle 20.30)
come unica tappa della tour-
née internazionale della Com-
pagnia. Questo grazie ad una
collaborazione tra Genova e
Astana, e quindi tra Liguria e
Kazakhstan, sorta per un pro-
getto che il Teatro Carlo Felice
sta proseguendo con impor-
tanti risultati, pensiamo infatti
alle importanti trasferte del te-
atro genovese in Kazakhstan e
in Oman.
Ed è proprio la trasferta di set-
tembre in Oman, alla Royal
Opera House di Muscat, dove
è andato in scena il Lago dei
Cigni, danzato dal corpo di
ballo del Teatro di Astana ed
accompagnato dall’orchestra
del Teatro Carlo Felice, che
porta il capolavoro di Petit sul
palco del teatro genovese.
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