DANCE&CULTURE Magazine n°1/2015 | Page 58

Per le persone che non lavorano sul corpo è, come dicevo, un’esperienza per conoscersi meglio, per dare un nome a parti del corpo di cui ignorano l’esistenza ed organizzarle in un movimento piacevole. Partendo da una sensazione di piacere nel muoversi hanno poi meno ‘paura’ di portare il corpo, la mente e le emozioni in un gesto che è più danzato senza la preoccupazione di un giudizio. Quanto il metodo incide nella gestione delle emozioni legata alla realizzazione del movimento? vi qualche disagio, e di solito prendo il tempo per cambiare la strategia di insegnamento e portarlo verso il piacere dello stare nel movimento. Certo, può capitare di entrare in contatto con sensazioni spiacevoli, ricordi, associazioni, però il Feldenkrais ti dà sempre la possibilità di sentire un cambiamento e cioè che ciascuno potenzialmente con tutto il suo essere ha la possibilità di migliorare e di trasformarsi. Secondo me tutto questo avviene attraverso la lentezza. spetto all’approccio che i danzatori hanno al movimento? La lentezza, il lavoro passo passo e principalmente non muoversi per imitazione. La differenza sta soprattutto nel non ripetere il movimento meccanicamente, che poi è quello che viene fatto sia nella danza che in tutte le attività sportive per rafforzare la muscolatura, magari mentre stai pensando a cosa preparerai per cena. La cosa importante è essere Qual è la differenza tra il Metodo Feldenkrais e altri metodi ri- Questo è un discorso sottile. Per tutti il Feldenkrais è q X[