Cultura Oltre - 2^ numero - Febbraio 2018 rivista-cultura-oltre FEBBRAIO 2018 | Page 19
Veni, vidi, vici (Venni, vidi, vinsi) è la frase con la quale,
secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il
2 agosto del 47 a.C. contro l’esercito di Farnace II di Ponto a Zela. Tra le barelle del
corteo fece portare avanti un’iscrizione di tre parole, “Venni, vidi, vinsi” che
evidenziava non le azioni di guerra, come negli altri casi, ma la caratteristica della
rapida conclusione.
L’incisione con la celebre frase Veni Vidi Vici
Nella storia della letteratura, dai precedenti latini e medio latini, attraverso il medioevo
e il rinascimento, il gioco letterario è sempre stato present e. Oggi, questa interessante
eredità, sta ritrovando sempre più uno spazio di rispetto come esercizio linguistico, teso
ad affinare la capacità di chi si deve o vuole misurare con la scrittura. Il tautogramma
è inserito nei programmi di educazione linguistica della scuola primaria e secondaria.
Adottato anche da docenti dal calibro di Umberto Eco in alcuni corsi di scrittura
creativa e seminari. La composizione di un tautogramma “puro”, per la sua possibilità
di estensione, la sua volontà testuale e l’assenza di facili vie di uscita, costituisce un
ottimo banco di prova per sondare le risorse degli studenti. Grazie ad un attempato
“gioco di parole” dagli esiti spesso bizzarri, il mettersi in gioco con se stessi e con gli
altri, ha un esordio se non indolore, almeno ironico. Il tautogramma non è solo un
gioco, poiché le sue regole limitanti spingono gli autori della composizione verso una
ricerca lessicale e sintattica ancora più complessa rispetto agli altri tipi di composizione
testuale, sempre comunque impegnativi. Le proprietà linguistiche sono decimate
dall’uso di una sola lettera dell’alfabeto: limitazione che ovviamente restringe di
parecchio le loro normali possibilità di applicazioni; non è facile, ad esempio, nella
costruzione di una storia, rinunciare all’uso di congiunzioni e preposizioni che rendono
normalmente fluido il nostro componimento. Durante la stesura di un tautogramma, la
punteggiatura riveste una grande importanza: dà dinamica e ritmo alla storia in modo
tale che la sua efficacia viene testata sul campo, lasciando nel bagaglio culturale di
ciascuno, una risorsa in più a cui attingere. Il tautogramma spinge inoltre chi scrive ad
un uso più intenso di modi e tempi di verbi, vocaboli, aggettivi che spesso si
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