di Elias Ashmole del 1682, dalla quale si deduce che esisteva a Londra una Masons’ s Hall, probabilmente la sede della corporazione dei muratori di Londra; più interessante è il fatto, che non sembra abbia attirato l’ attenzione degli studiosi, è che Ashmole non parla di guild ma di lodge( senza precisare la denominazione) ed è ragionevole supporre che la loggia a cui si riferisce fosse una organizzazione esterna alla corporazione ma a essa legata se si riuniva presso la sede corporativa. Si avrebbe quindi una conferma, se tale ipotesi è plausibile, che la loggia non era un’ emanazione della corporazione o che non era ad essa subordinata, in altre parole che non sussisteva una filiazione diretta della loggia dalla corporazione.
Nell’ ambito della mito-storiografia si è prestata poca attenzione, anche da non pochi storici, all’ opera di David Stevenson The Origins of Freemasonry: Scotland ' s Century, 1590-1710 61. Stevenson con un’ accurata ricerca documentaria ricrea la linea temporale del processo di passaggio dalle logge operative a quelle speculative, avvenuto prima della fine del XVII secolo e in Scozia prima che in Inghilterra, contestando le asserzioni inverosimili e non documentabili della mito-storia massonica antistoricista. Un indirizzo di“ history-fiction” che lascia la strada dei documenti accertati per il sentiero del possibile e inventato più che dell’ immaginabile, un indirizzo di storia virtuale alla quale si deve riconoscere non poca forza attrattiva. La storia della Massoneria, osserva Stevenson, non è comprensibile solo nei suoi eventi interni: essa deve comprendere le relazioni con il contesto dei suoi avvenimenti avvalendosi degli apporti di altre discipline sociali e umanistiche. La documentazione sulle prime logge speculative scozzesi del XVII secolo è ampia in Scozia, ma, per lo stesso periodo, inesistente in Inghilterra. Una sorta di“ sciovinismo” inglese ha sempre evitato di affrontare e riconoscere la validità della problematica. Quando Stevenson riporta che le prime logge create in Scozia da nonoperativi sembra siano state quelle di Canongate Kilwining( 1677), Canongate Leith
Masons Hall di Londra ]. Il giorno successivo ancora annota: « 11th Accordingly I went & about Noone were admitted into the fellowship of Freemasons, Sir William Wilson Knight, Capt. Rich: Borchwick, Mr Will: Woodman, Mr Wm Grey, Mr Samuel Taylour & Mr William Wise. I was the senior Fellow among them( it being 35 years since I was admitted). There were present beside myself the Fellowes after named. Mr Thos: Wise Mr of the Masons Company this present yeare. Mr Thomas Shorthose, Mr William Hamon, Mr John Thompson, & Mr Will: Stnaton. We all dyned at the Half Moone Tavern in Cheapside, at a Noble Dinner prepared at the charge of the Newaccepted Masons. » [ Alle 11 di conseguenza, ci andai e circa a Mezzodì furono ammessi nella fratellanza di Massoni, Sir William Wilson Knight, Capt. Rich: Borchwick, Mr Will: Woodman, Mr Wm Grey, Mr Samuel Taylour & Mr William Wise. Ero il Compagno Anziano( essendo 35 anni da che fui ammesso)… Pranzammo tutti alla Taverna della Mezza Luna in Cheapeside, ad un Nobile Pranzo predisposto a spese dei Neo-accettati Massoni ]; cfr. Josten 1966, vol. IV, pp. 1699 – 1701. Il suo diario con il titolo Memoires of the Life of Elias Ashmole Esq, fu pubblicato nel 1717 a Londra; si veda l’ editoriale su Ashmole in MQ magazine del 11 ottobre 2004.
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David Stevenson The Origins of Freemasonry: Scotland ' s Century, 1590-1710, 1990, p. 207. Cambridge University Press, Cambridge.
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