«Il maggior rincaro è stato quello della farina di grano duro: se prima un bancale costava sui 2000 euro adesso ne costa intorno ai 4000.
Per cercare di ripagare questa e molte delle altre spese maggiorate che noi, come tutti, abbiamo dovuto affrontare, abbiamo ritoccato leggermente i prezzi, senza però alcun tipo di margine.
In pratica, ci ripaghiamo solo in parte le spese senza guadagnare un centesimo
in più».
SOMMARIO
PRIMO PIANO
LE OPINIONI
Gabriele Suppressa • Panificio Suppressa, Aviano (PN)
«Prezzi bloccati fino a fine marzo! Anche se i costi delle materie prime sono aumentati, la farina di grano duro addirittura del 100%, non ho ritoccato il listino del panificio. Voglio aspettare fino a fine marzo e vedere se la situazione cambia un po’ perché non voglio alzare, anche se di poco, i prezzi senza poi poter tornare indietro. È vero che la clientela è consapevole della situazione e forse un po’ se lo aspetta, ma non voglio fare come succede con la benzina che anche quando il costo sul mercato scende, i prezzi dal benzinaio restano invariati».
La voCE DEI PANIFICATORI
Un confronto
da Nord a Sud sulla
situazione all’interno
dei panifici.
Cosa ne pensano
gli artigiani e come
si stanno muovendo
in questa situazione?