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ECO COURTS
Introduzione
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C
omincia così Condominium, di J.G. Ballard. Il libro
è stato pubblicato nel 1975, quando nelle città viveva ancora la minoranza della popolazione umana e
le megalopoli erano un’eccezione, ma l’intuito della
fantascienza ha anticipato uno dei possibili futuri. Un
futuro in cui le tensioni prodotte dall’abitare in luoghi
sempre più artificiali e sempre più affollati esplodono
in conflitti che tendono a espandersi.
Non è l’unico futuro. anzi. In alcune città europee ci sono quartieri in cui la riconversione
ecologica – necessaria al mantenimento degli
ecosistemi su cui poggia la sopravvivenza dell’umanità – si salda alla costruzione di rapporti
sociali improntati alla solidarietà più che alla
competizione, alla ricerca di soluzioni comuni
più che di scorciatoie individuali, alla creazioni
di reti aperte più che di palizzate di difesa. è il
caso di Vauban, a FriNon è l’unico futuro.
burgo: 38 ettari per 5
In alcune città europee ci
mila abitanti, con il 70
sono quartieri in cui la
per cento delle famiglie
che si è impegnato a ririconversione ecologica si
nunciare alla macchina,
salda alla costruzione di
le stradine interne inrapporti sociali improntati
vase da bambini che
alla solidarietà.
giocano e da biciclette
di tutti i tipi, le case progettate da rolf dish che
producono dal sole ogni anno 6 mila chilowatt
per appartamento, il doppio di quanto consuma
un’abitazione tedesca. O di Hammarby sjöstad,
il quartiere di stoccolma indicato come “Eroe
dell’ambiente 2008” dalla rivista Time: l’80 per
cento dei cittadini si muove utilizzando i trasporti pubblici o la bicicletta; i rifiuti urbani vengono raccolti separatamente e attraverso un
sistema di aspirazione e tubazioni sotterranee
inviati al riciclaggio o alla produzione di energia;
dal trattamento delle acque di scarico si ottiene
biogas utilizzato per cucinare e per far funzionare i mezzi pubblici, mentre l’acqua piovana
viene raccolta e purificata.
Questi quartieri sono i campioni della sostenibilità. Ma è possibile diffondere in modo capillare queste esperienze, per ora limitate?
Farle diventare parte del sentire comune di milioni di cittadini? è la scommessa di ECO Courts
(la versione italiana è Cortili Ecologici.it), il progetto di rivoluzione verde – cofinanziato dall’unione europea e promosso da Comune di
Padova, Finabita, Legacoop, aNCC-Coop, regione Toscana, regione Emilia-romagna – che
comincia dai condomini che si sono mobilitati
per sperimentare su piccola scala le grandi innovazioni di comportamento: dall’abbandono
dell’usa e getta alla lotta contro gli sprechi. su
73 candidature presentate la giuria ha selezionato i 15 finalisti − diventati 16 per pari merito
− che hanno partecipato all’evento ECO Courts
il 25 giugno 2014 nell’ambito del Caterraduno
di senigallia, manifestazione del programma
radiofonico Caterpillar.
Il progetto Life ECO Courts è stato sviluppato
dall’ottobre 2011 al novembre 2014, coinvol-