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Trent’anni. Spesi bene
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dell’educazione ai consumi. Alimentazione, ambiente, comunicazione, cooperazione e mondialità diventano i contenuti del “linguaggio convenzionale” con cui Coop si propose e si propone, attraverso un sistema non solo conoscitivo ma anche operativo». Ciascun insegnante può scegliere liberamente a seconda dell’età dei ragazzi, del tipo di scuola, dei contenuti che intende sviluppare. «Fu allora – continua Ferini – che si passò dall’Educazione al consumo all’Educazione al consumo consapevole: per evitare ambiguità in un contesto di “Consigli per gli acquisti”, per non essere interpretati come quelli che potevano coinvolgere i bimbi in operazioni poco chiare e ambigue. Si voleva cercare di scoprire questo alone di fascino, di coinvolgimento più o meno emotivo che il mondo di consumi esercita soprattutto nei confronti di chi ha pochi strumenti interpretativi». Non un mero cambiamento terminologico, ma un cambiamento di prospettiva, in sintonia con i mutamenti economici e socio-culturali in atto, che preannuncia la necessità di formare non solo e non più consumatori critici, ma cittadini consapevoli. In questi anni si creano gruppi stabili di animatori, in un certo senso gli strumenti dell’azione educativa, appositamente formati sui contenuti e i metodi, riconoscendone la figura professionale. Essi apprendono l’uso di strategie adatte a predisporre contesti ludici e percorsi di indagine individuale e di gruppo, le più idonee a far emergere e sostenere le motivazioni dei ragazzi coinvolti e scoprire una dimensione personale consapevole dei consumi. Anche in quest’ambito, si applicano obiettivi e metodi condivisi.
È nel 1997 che Coop pubblica la prima guida nazionale delle proposte per gli insegnanti: Educazione ai consumi: le proposte Coop. Uno strumento per comunicare alle scuole sia le animazioni, sia le linee-guida e le riflessioni che il sistema Coop via via elabora analizzando e valutando le attività e i contesti socio-culturali nazionali ed europei. Anche le guide rispecchiano questa ricerca in progress che tutti gli attori del sistema fanno mettendosi in ascolto di ciò che si muove nella società e nella scuola. Ecco perché, in tredici anni, ci sono stati tanti cambiamenti di contenuti – come ovvio – e di stile: dall’opuscolo, al libretto, al tabloid, dalle foto alle illustrazioni, dalle interviste agli approfondimenti, per affinare la comunicazione con gli insegnanti e le scuole. Nel 2004, c’è un’altra «prima volta». Alla consueta guida cartacea si affianca una guida multimediale, un cd-rom che racconta la storia dell’attività educativa di Coop. Perché, quello stesso anno, si prepara l’opuscolo Per Statuto e per convinzione, per i 25 anni dell’educazione al consumo consapevole. Nel 2006, esce Il Salvaidee, un cubo che invita a raccogliere le buone pratiche e le buone idee che i ragazzi scoprono nei percorsi educativi Coop. E l’attuale guida Saperecoop. Consumatori consapevoli, cittadini del mondo inaugurata nel 2008. Alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna, dell’aprile 1997, Coop o