Coop Politiche Sociali - Coop e Scuola Trent\'anni. Spesi bene. | Page 12

12 Trent’anni. Spesi bene Trent’anni. Spesi bene 13 Oltre alle iniziative rivolte alla scuola, Coop è protagonista, nella società italiana, di una serie di iniziative destinate a incidere su aspetti importanti della vita quotidiana: la salute del consumatore e la salute dell’ambiente in cui viviamo. Per tradizione, queste azioni si realizzano attraverso campagne e strumenti informativi rivolti ai soci e ai consumatori. Per ciascun decennio vengono descritte brevemente alcune tra le campagne più innovative. Accanto alla narrazione verbale, abbiamo voluto offrire anche un racconto costruito per immagini, attraverso le fotografie che documentano – visivamente, appunto – le iniziative svolte. La scelta di un doppio registro che permetta, a seconda delle preferenze di ciascun lettore, di rintracciare gli aspetti più interessanti di una storia collettiva, umana e sociale, che è quanto ha fatto Coop per l’Educazione al consumo consapevole. Un’attività che si è realizzata per tre decenni, grazie al contributo e allo scambio continuo tra i diversi protagonisti e che testimonia lo spirito della cooperazione: creare cittadini migliori e dare un valore alla intergenerazionalità, al rapporto fecondo tra le generazioni: il cuore della cooperazione. A proposito di cuore, Lorenzo Mattotti, illustratore della guida Saperecoop e del manifesto delle celebrazioni del trentennale, dichiara: «Avere a cuore. È un’espressione che mi è sempre piaciuta. Nessun’altra mi pare evochi meglio la solidarietà. E così ho provato a tradurla in immagine, per raccontare quello che, secondo me, da sempre è il cuore della cooperazione: cura e attenzione sia a chi i prodotti consuma sia a chi li produce. Ma il quadro della solidarietà sarebbe incompleto senza la cornice – necessaria sempre, indispensabile oggi – del rispetto dell’ambiente». Non è facile raccontare di sé, perché facendolo si racconta anche la realtà sociale e culturale in cui siamo inseriti: le sue trasformazioni, i suoi mutamenti, i grandi cambiamenti locali e globali. Ma il fascino di questa avventura, la storia dell’Educazione al consumo consapevole, sta tutto nell’aver adempiuto – per Statuto e per convinzione – ai principi costitutivi del movimento cooperativo. GLI ANNI ’80 IL CONSUMERISMO “Fornire gli strumenti per orientarsi nei consumi: la relazione fra il sé e il consumo” In principio fu l’educazione alimentare e la protezione del consumatore Dopo il boom economico degli anni ’60, in Italia avvengono grandi cambiamenti nel mondo della distribuzione, della produzione e dei consumi, ma la critica verso i prodotti proposti ai consumatori è quasi nulla. Prevale, anzi, una sorta di consonanza tra consumatore e mondo produttivo o, meglio, una completa adesione del primo alle proposte del secondo. C’è una rincorsa collettiva, anche frenetica, verso nuovi beni e la pubblicità è la maggiore guida nelle scelte, spiega il cambiamento e lo stimola, rassicura su un futuro più ricco, ma non diverso, nella sostanza, dal passato. Si afferma allora la “società dei consumi”, centrata sulla figura del consumatore che, attraverso l’acquisto di prodotti, talvolta superflui, sostiene la crescita economica del Paese. Ed è così che si presenta ai due grossi impatti che tenteranno di metterla in crisi: il primo di carattere prevalentemente politico-culturale (il ’68), l’altro economico (la crisi energetica dei primi anni ’70). L’inizio degli anni ’70 registra una brusca sterzata nelle opinioni dei consumatori che sembrano di colpo scoprire gli aspetti negativi di uno ANNI ’80 Le Giornate dei giovani consumatori