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8 il cioccolato 9 il cioccolato C ome tutte le cose, per ottenere un buon cioccolato c’è bisogno di tempo e di un particolare procedimento di lavorazione. Una volta raccolti i frutti e aperti con un colpo secco di machete, i semi vengono liberati dalla placenta e fatti fermentare in ambienti con poca aria (es. sotto terra). Questa fase (detta “anaerobica”) dura meno di una settimana, ma è importantissima perché i semi inizino a produrre i precursori dei 500 aromi presenti nel cacao. Alla fine del periodo di fermentazione, inizia la fase di essiccazione (fase “aerobica”), fondamentale per eliminare l’umidità dai semi e permetterne la conservazione. Il modo migliore per espletare questa fase resta sempre il sole e l’aria aperta (tempo permettendo!). I semi, che da qui in avanti prendono il nome di fave, hanno perduto la metà del loro peso e sono adesso pronti per essere imballati in sacchi di juta. Da ora in poi le fave del cacao lasceranno le loro terre di nascita per approdare nei luoghi dove verranno trasformate in cioccolato. P E R S A P E R N E D I P I Ù Il primo a mettere a punto il procedimento di lavorazione dei semi di cacao e a ottenere la cioccolata così come oggi la conosciamo, è stato un certo signor Lindt. Vi ricorda qualcosa?