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il cioccolato
P E R
S A P E R N E
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P I Ù
Il burro di cacao è stato al centro di un problema politico comunitario: la direttiva europea 36/2000 consente ai fabbricanti
di cioccolata di inserire al posto del burro di cacao altri grassi vegetali, nella misura del 5% del peso complessivo. L’etichetta con l’indicazione degli ingredienti
e la dichiarazione “puro cioccolato” (quello che contiene come sostanza grassa solo il burro di cacao) è una forma di importante tutela del consumatore.
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il cioccolato
Il cioccolato liquido sarà poi versato in stampi d’acciaio che verranno fatti avanzare su un nastro sottoposto a vibrazioni continue con lo scopo di eliminare il più possibile le bolle d’aria all’interno della tavoletta. Infine le forme attraverseranno un tunnel di raffreddamento in cui il cioccolato solidificandosi si contrarrà ottenendo una massa fredda e ben lucida che si staccherà con facilità dagli stampi.
E finalmente abbiamo ottenuto un buon cioccolato fondente (si chiama così perché si fonde in bocca!). Un sacco di altri ingredienti concorreranno ad aumentare la smisurata offerta di prodotti al cioccolato: a partire da quello al latte o quello gianduia, con pasta di nocciole,... La qualità del cioccolato è messa a repentaglio, fra l’altro, da discutibili scelte legislative. Sapere qualcosa in più su come si ottiene, è di grande aiuto agli amanti del cioccolato (e chi non lo è?!) nella scelta e nel consumo di questo “antidepressivo naturale”.