Coop Politiche Sociali - Coop e Scuola Alimenta il tuo benessere | Page 16

La “nuova” famiglia Con l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro è aumentato il benessere della famiglia, ma è cambiato anche il ritmo della vita quotidiana, più veloce e con meno tempo per incontrarsi e parlare ma anche per cucinare e mangiare. L’alimentazione si è ovviamente modificata, e in modo consistente. Si tende a consumare piatti semplici, poco elaborati, di facile preparazione e rapida cottura. Questo nell’unico pasto che la maggior parte delle famiglie riesce a consumare insieme, la cena. I ritmi frenetici del lavoro e i lunghi spostamenti in città rendono infatti difficile ritrovarsi attorno alla tavola la mattina per la colazione, che gli adulti consumano spessissimo al bar, con brioche e caffè o cappuccino. Pane e latte, la famosa “zuppa” delle commedie di Eduardo De Filippo, peraltro consigliata dai nutrizionisti, non esiste più. Oggi i bambini mangiano prodotti dolciari pronti, merendine, cornetti, brioche, talvolta corn flakes con il latte o lo yogurt. Il pranzo è un pasto a sé: gli adulti, nelle grandi città, lo consumano nelle mense aziendali o nei bar limitrofi al luogo di lavoro, i bambini nelle mense scolastiche. La famiglia si rivede a cena, ma per mangiare che cosa? Anche in questo caso la scarsezza di tempo impone la scelta: non a caso sono letteralmente esplose le vendite di “piatti pronti” surgelati come pasta, pizze, secondi piatti, ma anche di prodotti freschi da consumare subito o cucinati, insalate, minestroni, verdure già tagliate, pesci già puliti, carni da infornare o da cuocere rapidamente in padella o nel forno a microonde. Ma questo nuovo profilo alimentare - come lo chiamano gli studiosi - è sano, oltre ad essere comodo e veloce? Secondo le indagini sui consumi alimentari compiute dall’INRAN (l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), rispetto ai decenni precedenti la nostra alimentazione è migliorata e si avvicina un po' di più ai consigli delle Linee guida per una sana alimentazione messe a punto dall’INRAN stesso, strumento molto importante di diffusione dei corretti comportamenti alimentari. Rispetto a circa vent’anni fa, ad esempio, sono diminuiti in modo significativo i consumi di alcuni alimenti: grassi da condimento, formaggi, carne, latte intero e - sorpresa - carboidrati, cioè pasta, pane e riso. In netto aumento invece pizza, yogurt, ortaggi, pesce e frutta secca, ma anche bevande come acqua minerale, analcolici e birra. Ma che regime alimentare seguono gli italiani? C’era una volta la dieta mediterranea… Qual è la dieta mediterranea? E nel nostro Paese si segue ancora? In realtà non ne esiste una sola perché ogni Paese affacciato sul Mare Nostrum ne ha una diversa, ma con molti punti in comune: l’uso di olio d’oliva come fonte principale di grassi, quantità abbondanti di frutta e verdura, basso consumo di carne, uso frequente di pesce, moderato consumo di vino ai pasti. Tutti questi elementi rendono la dieta 14