Confluenze Magazine Nt. 17 Speciale Nr. 8 Anno 2 2014 | Page 74
Finali
I finali per la pesca al tarpon possono essere estremamente complicati (es. bimini twist o doppio bimini
twist) o estremamente semplici come quattro spezzoni
di filo annodati con nodo del chirurgo (surgeon knot)
più indicato anche per i grossi diametri (50 cm di
0,50/40 cm di 0,40/30 cm di 0,30 e 40 cm di shock leader dello 0,70 o più spesso, in relazione alle dimensioni
dei pesci. Nel caso di finali conici, dei finali da 5 o 6
piedi terminanti con uno 0,30 a cui attaccheremo lo
shock leader, sempre meglio se in fluor carbon (lo
shock leader o assorbitore di traumi, è uno spezzone di
filo grosso al quale si annoda poi l’artificiale e che si
trova tra il nylon di tenuta, ossia l’ultima parte del finale e la mosca). La bocca del tarpon è cosparsa di
una miriade di piccoli dentini, una sorta di carta vetrata
micidiale che di fatto spela il nylon in pochi secondi. Lo
Shock Leader in diametro grosso, ha appunto la funzione di limitare al minimo la possibilità di rotture per
abrasione del filo. Molti usano uno spezzone diretto di
un metro e mezzo dello 0,50 a cui attaccano poi lo
shok leader. E’ pero sempre preferibile avere tra mosca
e coda, un punto di rottura calibrato alle nostre attrezzature. Con un finale simile in mare aperto, un grosso
pesce potrebbe letteralmente lasciarvi a bobina vuota.
Il punto di rottura ha appunto la funzione di impedire
ciò. Se si deve verificare una rottura, dovrà essere
prima della coda o del backing. Attenzione alle tenute:
se in bobina abbiamo un backing da 30 libre, il nostro
nylon di tenuta dovrà essere inferiore a questo.
Foto Campeche flyfishing tarpon bay
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