Confluenze Magazine Nt. 17 Nr. 10 Anno 2 2014 | Page 45

Unica pecca la cucina, definita in quasi tutte le guide turistiche più importanti (le routard – Gulliver ecc) come una galleria degli orrori. Di fatto la cultura culinaria di questo paese è pressoché inesistente. Carissima. L’islanda è cara!!! Ma occorre pensare che è una destinazione turistica con una stagione breve, molto breve. In Islanda a parte il grasso di balena (si fa per dire) pelli di pecora e merluzzi, tutto deve essere importato via nave, quindi tutto ha un costo esorbitante, di norma un 20 o 30 per cento in più rispetto all’Europa. La stagione turistica dura solo un paio di mesi (luglio e agosto) quindi un hotel o una compagnia di noleggio auto ha solo due mesi di lavoro per sobbarcarsi il costo operativo di tutto un anno. Il noleggio delle auto è carissimo, vuoi per la breve stagione vuoi per la condizione a volte precaria delle strade dell’interno. La sola cosa che non costa un ghello è l’energia elettrica e il riscaldamento, fornito dalla natura stessa e dall’ingegno umano che ne ha sapientemente attinto senza scempio. Nel sottosuolo una rete infinita di gallerie fornisce acqua calda gratis per tutti. Bisogna pero dire che dopo la crisi e la svalutazione della Corona Islandese da un paio di anni questa meta è divenuta più abbordabile. Inoltre se ci si reca fuori dalle stagioni di massa, ossia in giugno o in settembre costa molto meno. Anche ai fini della pesca sportiva vi sono ora delle buone possibilità. Scartati i fiumi da salmone atlantico presenti nella classifica dei Top10, che possono costare anche 1000 euro al giorno a canna, vi poi tutta una miriade di altri corsi d’acqua, meno famosi, ma comunque produttivi per i salmoni atlantici ma con costi contenuti, da 200 a 400 euro al giorno a canna. Oltre a questi vi sono ancora moltissimi fiumi e fiumiciattoli ricchi di trote e con buona presenza di salmoni atlantici che si possono abbordare con 150 o 200 euro al giorno a canna. Se poi si pescano solo le trote allora si può tranquillamente scendere a 20 o 30 euro al giorno sui fiumi e sui laghi privati fino a 50 euro a stagione acquistando una Veidikort, un permesso