CONFLUENZE
Esperienze di pesca a mosca
Foto di copertina:
controluce, di Marco Viganò
Buon Anno a tutti
Buon Anno a tutti
Questa mattina, salutati gli amici, caricati i bagagli, si torna a casa.
E’ novembre e la nostra pesca per quest’anno, salvo qualche altra sporadica fuga a disturbare gli ultimi pesci casuali, è finita. La strada del ritorno è lunga e i ricordi freschi ci assillano e spremono la
nostra fantasia a riparlare di queste recenti esperienze. Tre giorni di pesca, tre episodi e tre storie.
Cose previste ed impreviste, sorprese e conferme, soddisfazioni, delusioni contenute dalla consapevolezza di aver dovuto affrontare natura e pesci veri in acque non compromesse da inutili facili illusioni, acque dove gli abitanti gestiscono abitudini ed appetito in piena libertà. Dopo anni e tante sfide
nello stesso fiume, questo ancora non ci accoglie come amici, ma come i soliti intrusi che disturbano
occasionalmente il suo habitat. Ore di speranze e attese, inutili senza un consenso, senza una bollata. Una replica, quasi una consuetudine che non ci meraviglia, che non ci fa incavolare, perché sarebbe potuto succedere, come era già successo e come succederà ancora, se ritorneremo. Così
viaggiando, ripercorriamo questa ennesima solita delusione di due giorni, mitigata, per fortuna nell’ultimo dei tre, da altri ricordi più piacevoli per merito di una salubre e proficua sosta in acque più
propizie, dove una sorpresa inaspettata, ha cancellato le sconfitte, regalandoci una trionfale chiusura
di stagione. Volevamo finire con i temoli e di temoli abbiamo fatto una scorpacciata. Un giorno unico,
mitico, da ricordare per colmare e spegnere le altre delusioni e di tre giorni, se l’ultimo è stato quello
propizio, si ricorda solo quello! Così, con questo buon ricordo nella mente, tra una mosca e l’altra,
qualche fiera e la ricerca affannata degli ultimi regali per il Natale, un vecchio e sofferto anno, ha trovato la sua fine.
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