li sia a livello di organizzazione interna che di
sistemi e piattaforme informatiche , difficoltà ingigantite dal fatto che il nostro Natalino
provvedeva a coordinare tutti i lavori sia dei
componenti della redazione sia dei collaboratori esterni. Inoltre vi era un problema che
poteva risultare insormontabile: l’assemblare
la rivista comporta un lavoro alquanto impegnativo sia come numero di ore da dedicare,
sia come difficoltà a livello tecnico, problematiche aggravate dal fatto che nessuno di
noi conosceva con precisione i metodi operativi con i quali Nat lavorava per impaginare
CONFLUENZE.
Siamo finalmente riusciti a creare una struttura interna coinvolgendo nuovi collaboratori che hanno alle spalle 40 anni di collaborazione con riviste a livello nazionale, fotografi
di professione, tutte nuove energie che permetteranno la continuazione di CONFLUENZE; la rivista subirà in futuro cambiamenti sia
di veste grafica che di contenuti, ma tutto ciò
sarebbe comunque piaciuto a Natalino perché era già da un anno che se ne parlava e lui
era perfettamente favorevole a tutto questo.
Per tutti i componenti la redazione di Confluenze e, spero, per molti lettori, il dar seguito alla rivista resterà il miglior modo per onorare la memoria di Natalino e farlo ancora
sentire accanto a noi.
Ciao Nat.
La redazione di Confluenze
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