10
La pagina di Mons. Di Donna
Don Carmine Catalano
Vicepostulatore della causa di Beatificazione
Per approfondimenti, contattare:
Don Carmine Catalano,
sacerdote diocesano, presso Parrocchia
“S. Francesco d’Assisi”
Via S. Francesco, 6
70031 Andria (Italia)
Tel. 329-4388999
e-mail: [email protected]
Rutigliano celebra il Ven. Mons. Giuseppe Di Donna
Dopo la solenne celebrazione nella cattedrale di Andria, presieduta dal suo successore Mons. Raffaele Calabro, la città di Rutigliano, dove egli è nato il 23 agosto 1901, ha ricordato il LX anniversario della sua morte (Andria 2 gennaio 1952).
La sera del 8 gennaio u. s. Mons. Domenico Padovano, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli, ha presieduto l'Eucaristia a ricordo della ricorrenza. La chiesa madre di Rutigliano, S. Maria della Colonna, era gremita di fedeli e tra questi i familiari del Venerabile. Anche la chiesa di Andria era presente con una delegazione ufficiale guidata dal vicario generale della Diocesi D. Giovanni Massaro e dal vice postulatore della causa di beatificazione D. Carmine Catalano. Erano presenti anche i parroci delle quattro parrocchie di Rutigliano: S. Maria della Colonna (D. Emilio Caputo), S. Maria Addolorata (Sac. Delphin Mutaga Hyawe-hiyi), S. Domenico (D. Pasquale Pirulli), Cuore Immacolato di Maria (D. Pietro Antonelli). La città era rappresentata dal sindaco Dott. Roberto Romagno accompagnato dal gonfalone scortato dai vigili in grande uniforme. Per la solenne celebrazione eucaristica sul coro era sistemato l’artistico reliquiario della “croce
chiodata”, singolare testimonianza dello spirito di penitenza e di elevazione mistica del Venerabile. Il coro interparrocchiale “Mater Ecclesiae” sotto la direzione del maestro Giacomo Battista ha eseguito i canti polifonici liturgici.
Nella omelia Mons. Padovano nel ricordo del Battesimo del Signore, felice richiamo al fonte battesimale in cui Giuseppe Maria Rocco Di Donna, figlio di Domenico e di Laura Santa Dicarlo, il 25 agosto 1901 fu battezzato dal Can. Angelo Nitti, ha tratteggiato la vicenda cristiana e religiosa del santo missionario trinitario e vescovo di Andria. Egli ha sottolineato l’impegno pastorale di Mons. Di Donna in un periodo storico difficile per il nostro paese, all’indomani della seconda guerra mondiale. Il pastore della Chiesa di Andria, strappato al suo sogno missionario in terra malgascia, fu angelo di carità e profeta di pace e speranza per tutti. Nei giorni tragici dei moti di Andria, in cui ci fu l’eccidio delle sorelle Carolina e Luisa Porro (5-7 marzo 1946), egli sfidò inerme la furia della piazza per correre in aiuto di tutti (carabinieri, prigionieri e vittime innocenti). Mons. Padovano ha ricordato la toccante testimonianza di penitenza che il vescovo santo diede il venerdì santo portando a piedi nudi il reliquiario della S. Spina e ha voluto segnalare il valore del reliquiario della croce pettorale chiodata che il Venerabile indossava sulla sua carne. Ha concluso richiamando lo spirito di comunione che unisce le due chiese di Andria e di Conversano-Monopoli nel ricordo del santo vescovo che ha iniziato il suo cammino di cristiano al fonte battesimale della chiesa di Rutigliano e lo ha chiuso a servizio della chiesa diocesana di Andria.
Al termine della celebrazione D. Carmine Catalano ha dato informazioni sul calendario delle celebrazioni del LX anniversario del transito, ha presentato il calendario di questo anno che riporta ogni giorno un pensiero del Venerabile e ha invitato a riscoprire la persona, l’azione e gli scritti del Venerabile.
Mons. Domenico Padovano ha espresso il desiderio che tutta la chiesa diocesana di Conversano-Monopoli viva quest’anno di grazia conoscendo, imitando e pregando il santo vescovo di Andria.
D. Pasquale Pirulli