Defunciones
P. Hugo Ernesto Medina, Vicariato di Spagna Sud
El pasado 2 de febrero de 2013, ha fallecido el P. Hugo Ernesto Medina Díaz. El P. Hugo era parte del Vicariato de España Sur, si bien desde hace algún tiempo no residía en ninguna de nuestras comunidades. El P. Hugo nació el 9 de diciembre de 1960 en Lima (Perú). En 1984 emitió la profesión simple en Lima, para emitir posteriormente la profesión solemne en 1989. Fue ordenado sacerdote en Lima en 1990. Descanse en paz.
P. Giuseppe Pesce, Provincia d'Italia
Carissimi confratelli, la storia quotidiana della Provincia è per tutti noi storia dì salvezza e di rivelazione di Dio a noi suoi figli. Tutti gli eventi che ci toccano, tristi o gioiosi, sono visite di Dio e segni del suo tenerissimo amore di Padre. A noi, nella luce dello Spirito, spetta leggerne i messaggi, accoglierli e come Maria aderirvi.
Il giorno 2 Febbraio, dopo una lunga degenza negli ospedali della città di Potenza e di Pescopagano, è morto il nostro fratello, P. Giuseppe Pesce. Dopo un serio intervento operatorio per insufficienza cardiocircolatoria, non è riuscito, purtroppo, a recuperare la buona salute, anche in conseguenza di una situazione globale fisica gravemente fragile.
Il mese scorso, era morto anche suo fratello, P. fr. Alberto Pesce, missionario in Madagascar da quasi 60 anni, una presenza lunga e proficua la sua, ricca di meriti dinanzi a Dio e agli uonmini. E così per un misterioso disegno, dopo poco tempo, si ritrovano insieme nella casa del Padre.
Le esequie sono state celebrate nella parrocchia dell'Immacolata di Venosa, una chiesa meravigliosa, ristrutturata dal nostro confratello, P. Orlando Navarra, e gremita fino in fondo di fedeli; erano presenti numerosi religiosi trinitari, i confratelli malgasci, sacerdoti diocesani, i suoi familiari.
La solenne concelebrazione, partecipata da circa: 30 sacerdoti, è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla -Venosa, Mons. Gianfranco Todisco, il quale nella sua omelia ha espresso tutta la sua gratitudine e il ringraziamento verso l'Ordine, per il ministero pastorale esercitato dal P. Giuseppe, in qualità di parroco, in detta parrocchia, e ha auspicato che la sua morte sia per l'Ordine come il chicco di grano che muore, portando frutti vocazionali.
Doveroso riportare la testimonianza del P. Angelo Cipollone, che come Ministro della comunità di Venosa, l'ha avuto accanto a lui in questi ultimi anni.
“P. Giuseppe Pesce si e dimostrato sempre povero, obbediente, capace di accettare la sofferenza e sopportarla con spirito di rassegnazione e perseveranza”.
DATI PERSONALI
Nato a Noicattero (Bari) 12/9/1932 Noviziato 3/10/1950
Prima Prolessione a Cori 4/10/1951 Voti Solenni a Roma 11/4/1955
Ordinazione Sacerdotale a Roma 26/10/1958
PROFILO UMANO E RELIG1OSO
Aveva ricevuto affetto, testimonianza e corretta educazione nella famiglia, coerentemente cristiana e operosa, capace di formare i propri figli e saperli offrire al Signore nella liberty responsahile di ciascuno di loro.
Ha donato all'Ordine due figli sacerdoti e una figlia suora. Nel suo ministero pastorale e stato impegnato in vari compiti: insegnamento nelle scuole, missionario in Madagascar dal 1966 al 1976, parroco a Grassano (Matera) dal 1977 al 1981, cappellano dell'Ospedale di Gagliano del Capo (LE) dal 1996 al 2000; in ultimo, parroco a Venosa dal 2009 al 2010.
Nell'esplicazione delle proprie mansioni, ha dato testimonianza di fede viva e operosa. Amava I'Ordine, amava la comunita e rispettava i confratelli, anche se alle volte sembrava serio e distaccato, conservava nel cuore sentimenti di umanita e caiore.Si distingueva per umiltà, povertà e sobrietà di vita, dando un forte richiamo in questa nostra epoca di consurnismo abbondante, nonostante la crisi.
Disponibile all'obbedienza, senza compromessi, alle varie mansioni a cui veniva chiamato nelle diverse case della Provincia. Ha accettato la sofferenza che ha accolto come dono e ha saputo trasformare in grazia. La sua scomparsa discreta, silenziosa, non sia dimenticata, ma sia sempre presente in Dio nel nostro cammino. Vi ricordiamo can frateili, di pregare per lui e di soddisfare quanto prima ai dovuti suffragi prescritti nella nostra legislazione.
Riposi in Pace!
religiosi trinitari, i confratelli malgasci, sacerdoti diocesani, i suoi familiari.
La solenne concelebrazione, partecipata da circa: 30 sacerdoti, è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla -Venosa, Mons. Gianfranco Todisco, il quale nella sua omelia ha espresso tutta la sua gratitudine e il ringraziamento verso l'Ordine, per il ministero pastorale esercitato dal P. Giuseppe, in qualità di parroco, in detta parrocchia, e ha auspicato che la sua morte sia per l'Ordine come il chicco di grano che muore, portando frutti vocazionali.
Doveroso riportare la testimonianza del P. Angelo Cipollone, che come Ministro della comunità di Venosa, l'ha avuto accanto a lui in questi ultimi anni.
“P. Giuseppe Pesce si e dimostrato sempre povero, obbediente, capace di accettare la sofferenza e sopportarla con spirito di rassegnazione e perseveranza”.
DATI PERSONALI
Nato a Noicattero (Bari) 12/9/1932 Noviziato 3/10/1950
Prima Prolessione a Cori 4/10/1951 Voti Solenni a Roma 11/4/1955
Ordinazione Sacerdotale a Roma 26/10/1958
PROFILO UMANO E RELIGIOSO
Aveva ricevuto affetto, testimonianza e corretta educazione nella famiglia, coerentemente cristiana e operosa, capace di formare i propri figli e saperli offrire al Signore nella liberty responsahile di ciascuno di loro.
Ha donato all'Ordine due figli sacerdoti e una figlia suora. Nel suo ministero pastorale e stato impegnato in vari compiti: insegnamento nelle scuole, missionario in Madagascar dal 1966 al 1976, parroco a Grassano (Matera) dal 1977 al 1981, cappellano dell'Ospedale di Gagliano del Capo (LE) dal 1996 al 2000; in ultimo, parroco a Venosa dal 2009 al 2010.
Nell'esplicazione delle proprie mansioni, ha dato testimonianza di fede viva e operosa. Amava I'Ordine, amava la comunita e rispettava i confratelli, anche se alle volte sembrava serio e distaccato, conservava nel cuore sentimenti di umanita e caiore.Si distingueva per umiltà, povertà e sobrietà di vita, dando un forte richiamo in questa nostra epoca di consurnismo abbondante, nonostante la crisi.
Disponibile all'obbedienza, senza compromessi, alle varie mansioni a cui veniva chiamato nelle diverse case della Provincia. Ha accettato la sofferenza che ha accolto come dono e ha saputo trasformare in grazia. La sua scomparsa discreta, silenziosa, non sia dimenticata, ma sia sempre presente in Dio nel nostro cammino. Vi ricordiamo can frateili, di pregare per lui e di soddisfare quanto prima ai dovuti suffragi prescritti nella nostra legislazione.
Riposi in Pace!