Comunicare l'Archeologia. Metodo ed esperienze. | Page 16
livello culturale base della scuola dell'obbligo.
L'autore, quindi, propone un interessante
esempio di rielaborazione e semplificazione
del testo di un pannello museale (che qui
riproponiamo), basandosi sul DAIC. E’ una
sperimentazione che potrebbe essere riferita
anche ad altri tipi di testo, ogni qualvolta sia
necessario utilizzare un linguaggio semplice e
comprensibile:
Tabella 1 (Testo originario del pannello
museale):
"All'inizio del II sec. a. C. l'ingresso di strati
subalterni nella società, forse attraverso la
cooptazione, in alcuni casi, delle gentes della
campagna, permette a questi ultimi di avere
sepolture di una certa monumentalità anche
se estremamente modeste, rispetto a quelle
precedenti. Forse questo è il caso di alcune
delle piccole tombe a camera che si
addensano intorno al grande ipogeo della
tomba n.2, delle quali abbiamo già fatto
menzione".
residenti nelle campagne, sono potenti come
le famiglie cittadine. Questa ricchezza si
osserva nelle tombe monumentali poste
intorno alla grande tomba a camera 2".
Rispetto alla versione iniziale, si può osservare
che ora il testo non contiene più parole non
presenti nel DAIC e ciò facilita la
comprensione da parte di un'utenza non
specialista.
Ovviamente, il metodo può essere adattato in base alle necessità e alle finalità prestabilite
- al contesto, al destinatario, al messaggio o
all’informazione che si vuole trasmettere.
E’ chiaro che la corretta comprensione del
messaggio, favorisce la memorizzazione dei
contenuti da questo veicolati.
tondo sottolineato=parola non presente
nel DAIC
A questo proposito, può essere util H