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Attenzione, a non spostarvi troppo, con i microfoni ipercardioidi o
cardioidi: ne potrebbe risentire gravemente la risposta in frequenza.
Nel caso possediate un microfono omnidirezionale, potete spostarvi con
più tranquillità.
L'effetto prossimità
Consiste nell'enfasi che subiscono le basse frequenze man mano che ci
avviciniamo al trasduttore mentre cantiamo.
È tipico dei microfoni direzionali: ipercardioidi e cardioidi.
Questo effetto va utilizzato in maniera creativa; una sorta di controllo dei
bassi regolabile variando la distanza tra la bocca e il trasduttore.
Fate, però, sempre attenzione a non saturare con un livello eccessivo di
segnale, lo stadio preamplificatore presente nel microfono o nel dispositivo
che accoglie il segnale.
L'effetto prossimità è utile quando, in una ripresa ravvicinata, si voglia
rendere più corposa una voce con poca consistenza.
Se dovesse invece risultare eccessivo, bisognerà aumentare la distanza dal
microfono o attivare il filtro passa-alto che attenua le frequenze sotto gli
80/100 Hz.
La cancellazione di fase
Gli errati posizionamenti del microfono, restituiscono non di rado, una
cattiva ripresa dovuta a cancellazioni di parte del segnale.
Ciò è dovuto al fatto che il microfono cattura non solo le onde sonore
emesse direttamente verso il trasduttore, ma anche parte di quelle che,
rimbalzando sulle superfici della stanza tornando a colpire la membrana.
I tempi di arrivo di queste onde sonore sono molto differenziati e può