Il primo , corregge le sfasature incrementando l ' effetto presenza del segnale ; il secondo , aggiunge distorsione armonica al suono . Usateli con parsimonia e controllate ad ogni intervento , la differenza tra il segnale originale e quello equalizzato .
Una leggera enfasi nella zona 8-10 kHz renderà più fresco il canto . A seconda del tipo di voce , provate ad esaltare di qualche dB anche i 5 / 6.000 Hz ma state attenti alle sibilanti !
Per renderla più corposa agite nella zona 200-300 Hz . Anche qui fare attenzione ! Quella dei 300 Hz , è il punto di incontro di tante frequenze importanti di altri strumenti .
Spesso si avverte una " marmellata sonora " non semplice da gestire . Analizzate con attenzione e create spazi deenfatizzando . Ciò può risultare una soluzione efficace soprattutto quando determinate frequenze della voce sono in conflitto con quelle di altri strumenti .
Diminuire le medio-alte consente di aumentare il livello globale della traccia vocale facendola emergere ancor più nel mix .
Spesso la zona intorno ai 3 / 4.000 Hz risulta fastidiosa , a causa di una determinata struttura armonica o una particolare enfasi dovuta a un microfono di scarsa qualità .
Provate a deenfatizzare e giudicate il risultato . Visualizzate lo spettro sonoro , e fate attenzione a eventuali picchi ricorrenti ; in tale zona , limitate un po ' l ' escursione in modo da riequilibrare la risposta
.