supremazia dei tre centri d‟attrazione armonica: tonica, dominante, sottodominante? L‟ellisse è ad
ogni modo figura geometrica fondamentale del Barocco.
Se da un lato l‟idea dell‟auctoritas infonde piena fiducia e positivismo, dall‟altro, in un epoca ancora
sferzata da pestilenze, guerre e carestie, l‟alta società teme più di ogni altra cosa la perdita del proprio
status. Ciò porta alla volontà di affermare veementemente i privilegi sociali acquisiti. Il concetto si
traslittera in arte con l‟ostentazione dello sfarzo e la sovrabbondanza di ornamentazioni: in musica è
l‟epoca degli abbellimenti, del virtuosismo strumentale, del funambolismo dei castrati. La teoria
aristotelica dell‟Horror Vacui, ovvero della preponderanza dello spazio pieno rispetto a quello vuoto,
sebbene confutata dalle leggi di Torricelli e Pascal, continua a tradursi in un‟attenzione ossessiva al
dettaglio piuttosto che all‟insieme.
Eugenio d‟Ors intorno al 1950 propone una lettura metastorica del Barocco, assumendo che non si
tratti di un periodo storicamente circoscritto, ma di una tendenza artistica reiterata nel tempo, un
atteggiamento poetico traducibile nella fase hegeliana del fuori-di-sé, durante la quale l‟arte, prima
ingabbiata in canoni formali claustrofobici, prepotentemente elude le linee di fuga, estrinsecandosi in
un primo momento nell‟innovazione, e tradu