I COMMENTI
MERCATO its • hvac mente da combustibili fossili ha spinto molti utenti a sostituire i vecchi impianti per usufruire degli incentivi ancora disponibili, anche considerando che tali generatori avranno comunque una vita utile significativa almeno fino al 2040. La voce di Assotermica è stata espressa da Giuseppe Lorubio, Presidente, che ha richiamato la necessità, da parte della politica di dimostrare flessibilità nell’ adattarsi alle priorità del Paese. Lorubio ha avvertito del rischio“ Effetto Cuba”, cioè il mantenimento di tecnologie superate che rallenterebbero la transizione energetica e penalizzerebbero un settore d’ eccellenza italiano.“ L’ assenza di politiche adeguate può infatti portare al mantenimento dei vecchi impianti, poco efficienti, anziché sostituirli con soluzioni moderne e sostenibili come apparecchi ibridi factorymade e pompe di calore a gas che utilizzano il vettore gassoso, che non va demonizzato”, ha concluso Lorubio.
IL MERCATO IN NUMERI: QUANTITÀ E TENDENZE Nel 2024, il mercato delle apparecchiature per la climatizzazione e il trattamento dell’ aria – che comprende la produzione di caldo e freddo, oltre al controllo della qualità dell’ aria – ha registrato un assorbimento di circa 4,2 milioni di unità, segnando un incremento del 3,8 % rispetto al 2023. L’ anno precedente aveva chiuso con un calo dell’ 11,5 % rispetto al 2022. Questa dinamica è stata fortemente influenzata dalla contrazione del comparto termico a combustibile, che ha segnato un ulteriore-3,9 % nel 2024, dopo il-14,4 % del 2023. Si chiude così il biennio post- Superbonus, durante il quale il settore aveva beneficiato di una crescita complessiva del + 51 % tra il 2020 e il 2022. Il comparto delle tecnologie elettriche per la climatizzazione cresce: dopo il calo del-8,8 % nel 2023, il 2024 ha registrato un rimbalzo del + 10,3 %. Anche in questo caso, il biennio 2021-2022, sostenuto dagli incentivi, aveva visto un’ espansione del + 47 %. Le previsioni per il 2025 e successivi indicano una stabilizzazione del mercato, con volumi che dovrebbero mantenersi sopra i 4,2 milioni di unità annue fino al 2027. Nel dettaglio, per il 2025 si prevede una crescita complessiva del + 3,0 % nel settore della climatizzazione ambientale, trainata soprattutto dal comparto del condizionamento e delle pompe di calore, atteso in aumento del + 9,4 %. Al contrario, la produzione di calore da combustibili dovrebbe subire un’ ulteriore contrazione del-5,8 %. Nel medio termine, si prevede una fase di stabilità: le vendite dovrebbero calare lievemente del-0,7 % nel 2026 e del-0,8 % nel 2027.
I COMMENTI
“ Non c’ è azione senza visione, e sottolineo come non ci possa essere visione senza consapevolezza. – ha commentato Luca A. Piterà, Segretario Generale di AiCARR – Con questo voglio ribadire il ruolo fondamentale della progettazione impiantistica nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di efficienza energetica che l’ Europa ci richiede.“ È necessario rafforzare le competenze tecniche lungo tutta la filiera, a partire da una progettazione consapevole e multidisciplinare. Solo attraverso la formazione continua, l’ aggiornamento professionale e una visione integrata possiamo progettare soluzioni impiantistiche sempre più complesse, in grado di rispondere alle sfide ambientali”.
L’ importanza della formazione è stata ribadita anche dal Presidente ANGAISA Maurizio Lo Re: « Il Rapporto CRESME illustra luci e ombre dell’ impiantistica europea, raccontandoci dell’ incertezza dei mercati e delle difficoltà di programmare anche nel breve periodo. In questo scenario il nostro obiettivo è rafforzare il“ saper fare”, lavorando sulla formazione di una nuova generazione di imprenditori e manager nella distribuzione specializzata ITS che sappiano supportare la qualità, piuttosto che il prezzo, e garantire continuità e sviluppo del settore”.
Nel tirare le somme sullo scenario congiunturale e previsionale dell’ impiantistica italiana, Massimiliano Pierini, Managing Director di MCE Mostra Convegno Expocomfort, ha ribadito come“ nonostante la flessione nel mercato delle costruzioni edilizie, il comparto continui ad aumentare la sua quota sul volume d’ affari complessivo; un output che forse per molti non è ancora così evidente.“ L’ impiantistica italiana ha saputo registrare dinamiche migliori tra quelle europee, anche grazie all’ espansione degli investimenti in infrastrutture, forte della qualità del made in Italy.“ Non è certo un caso che in Italia si tenga un evento biennale come MCE, centro dell’ attenzione nel mercato globale dell’’ impiantistica, proprio per la qualità dell’ offerta e la dinamicità del mercato interno”.
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