Introduzione
Introduzione
e criticità. Uno dei principi fissati da questo collegio riguar-
dava la reale collaborazione istituzionale, concetto a cui cre-
diamo molto e che in questa fase emergenziale ha assunto
nuovo valore.
Pensare al futuro tenendo conto dell’emergenza anche
attraverso i nuovi programmi europei 2021-2027: pare un
azzardo in un momento in cui tutto viene messo in discus-
sione. Eppure rappresenta una grande possibilità soprat-
tutto per chi è in grado di mettersi in rete e sviluppare idee
progettuali.
Anche i fondi destinati alla ricerca, come i nuovi programmi
Horizon Europe, sarà più semplice destinarli ad ambiti come i
cambiamenti climatici o la resilienza che avranno impatti sem-
pre più concreti e legati a più contesti. Queste iniziative incido-
no su componenti trasversali come la digitalizzazione, emer-
sa in questo periodo in tutta la sua forza, che impattano poi
sull’innovazione tecnologica. Così come è da rilevare quanto
accadrà per esempio con il trasporto pubblico, che affronterà
una fase di rilancio molto più lenta rispetto a quella che si era
avviata; il dibattito sui treni per i pendolari di soli pochi mesi fa
non è oggi riproponibile con le stesse tematiche. Come sem-
pre lo strumento tecnico e tecnologico esiste, ma andrà inseri-
to in processi e meccanismi in grado di valorizzarne il potenzia-
le; e quelli che lo utilizzeranno al meglio potranno contribuire
alla costruzione di un diverso impianto del sistema. Così come
dovrà esser rivisto il concetto stesso di sharing.
sta organizzativo, se vogliamo assumere che aderire al mec-
canismo regolatorio per territori meno avanzati sia elemento
di innovazione. Noi ne siamo convinti, perché se ben sfruttata
proprio la regolazione dà capacità di innovarsi; per questo
riconosciamo incentivi importanti per un recupero accelerato
del gap che lega territori e regolazione stessa.
La sfida sul tema rifiuti in questo senso pare complessa.
Il metodo tariffario i rifiuti ha avviato il suo iter. Ha molta strada
da fare, perché questa filiera è più articolata e complessa del-
le altre che Arera regola. Trasparenza ed efficienza sono le
due parole chiave che devono essere declinate in tanti modi
diversi. L’emergenza Covid19 ha ovviamente rallentato il per-
corso e sicuramente lo ha anche complicato nella gestione
delle tipologie di rifiuti, aggravando situazioni già difficili. La
complessità, però, è anche una ricchezza e queste nuove va-
riabili, possono arricchire la funzione regolatoria e il Metodo
stesso, mettendo in luce aspetti che nel lavoro ordinario non
avremmo notato e includendo variabili che consentiranno di
misurare meglio il settore e le gestioni.
Nella misurazione dell’efficienza e nella trasparenza e per
intervenire con l’azione regolatoria già nel 2020, tenendo
conto della crisi in corso, continuerà ad essere fondamenta-
le ogni azione di informazione e comunicazione che faremo
insieme a tutti i soggetti coinvolti, Anci, Anea, Utilitalia, e le
associazioni dei consumatori.
Arera sta partecipando in modo attivo ai forti cambiamen-
ti in atto tra le utility. Un rapporto in divenire che necessita
di un continuo travaso di competenze.
Come sempre quando si studiano nuove soluzioni organizza-
tive o tecniche il rapporto quando è virtuoso è biunivoco; se
si cerca di promuovere la crescita complessiva di un settore
è evidente che il meccanismo di relazione nei due sensi è un
aspetto fondamentale. Anche in quest’ambito la digitalizza-
zione giocherà un ruolo sempre più importante e in questo
senso l’Autorità ha cercato di cogliere da subito quegli spazi
di ulteriore sviluppo per la creazione di nuove opportunità;
per esempio con le recenti delibere legate all’innovazione
nel settore gas piuttosto che sulla qualità del settore elettrico.
Ma pure il nuovo regolatorio dell’idrico contiene significativi
interventi sia attraverso la parte tecnica che da un punto di vi-
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