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Introduzione Si apre un ambito di discussione sul concetto di innova- zione che riguarda i processi, che probabilmente impatta allo stesso modo di quello tecnologico sull’operato di Are- ra, per esempio quando si affronta in maniera adeguata il tema dei costi/benefici. Comprendere la meta emergenza per rispondere in termini di regolazione e sviluppo Le contraddizioni emerse in questo periodo di crisi si muo- vono a più livelli e su più ambiti; se si parla di innovazione a tratti è sembrata fine a sé stessa andando al di là dei reali bisogni di persone e imprese. Intervista a Stefano Besseghini, Presidente di Arera di Emanuele Martinelli 14 Senza dubbio questo periodo ci consegnerà in maniera più concreta un recupero in termini di efficacia di molte iniziative e principi; l’innovazione si scarica a terra con maggiori risulta- ti, favorendo alcune opportunità, in un contesto che presenta evidenti problemi da risolvere rapidamente. Penso per esem- pio a tutto il movimento dei Maker rispetto a quanto realizzato in questi giorni con la stampa 3D. Le soluzioni per rendere disponibili prodotti biomedicali avrebbero richiesto fasi di svi- luppo di mesi, magari per problemi di licensing più che tec- nico, invece sono stati messe a disposizione in pochi giorni. CITY LIFE MAGAZINE N° 48 Già in questa fase in cui opportunamente dovremmo ap- procciare in termini di continuità l’uscita dalla crisi più che in fasi separate, dal punto di vista dell’innovazione di processo, metodologica, regolatoria e normativa ritengo che il perio- do restituirà un desiderio di concretezza e semplificazione a cui dare piena espressione in tempi congrui. Che sia difficile operare sui processi per quanto riguarda il nostro paese è noto; ma si tratta di un ambito d’innovazione che potrebbe attuarsi in tempi rapidi e presentare costi relativamente mo- desti. Si tratta soprattutto di ridisegnare processi che riguar- dano direttamente la burocrazia, senza naturalmente far venir meno gli elementi di garanzia e trasparenza; c’è da dire a questo proposito che uno dei riposizionamenti più rapidi che si potrebbe realizzare è quello tra la componente ex ante e quella ex post dell’enforcement. Peraltro devo dire che, nel piano strategico che Arera ha deliberato lo scorso anno, questo aspetto dell’alleggerimento per quanto riguarda la componente regolatoria è stato affrontato. Un ripensamen- to complessivo rispetto a quello che abbiamo chiamato “al- lineamento degli interessi”, identificando quelli congiunti tra i diversi operatori in campo e indicando in modo chiaro gli obiettivi da raggiungere; consegnando inoltre all’iniziativa di ciascuno le modalità attuative, salvo naturalmente che que- ste si svolgano nella dimensione della tutela dei consumatori e degli operatori stessi.   Ritiene possibile affrontare l’emergenza secondo una certa visione di futuro? Impiegando quindi le risorse che auspica- bilmente arriveranno secondo logiche anche strategiche? In questo contesto Arera ha certamente un ruolo attivo. Certamente vogliamo partecipare dando un contributo con un impegno che dovrà essere collettivo e coordinato; ci sia- mo innanzitutto messi in ascolto dei bisogni degli operatori e dei consumatori e malgrado il periodo non semplice, attra- verso conference call mirate, siamo riusciti a rimanere in rete con istituzioni e altri soggetti. Momenti di confronto utili che hanno permesso di raccogliere informazioni a beneficio della regolazione, con riflessioni di contesto per capire situazione N° 48 CITY LIFE MAGAZINE 15