City Life Magazine 47 | Page 30

News IN SIRIA ANCHE “L’ACQUA SICURA” È ORMAI DIFFICILE DA REPERIRE Azione contro la Fame, solo nell’ultimo anno è riusci- ta a soccorrere oltre 2,9 miliardi di persone in Siria Il conflitto ha generato una serie di bisogni umanitari legati soprattutto all’acqua, ai ser- vizi igienico-sanitari e più in generale all’i- giene. Azione contro la fame ha ripristinato i punti di accesso all’acqua installando impian- ti idrici, servizi igienici e serbatoi. La zona più colpita dall’emergenza acqua è la Siria nord-orientale, circa il 27% delle famiglie ha speso tra l’11% e il 20% del proprio reddito per acquistare acqua dalle autocisterne. “La guerra non è finita in Siria: nonostante gli sforzi compiuti dalla comunità interna- zionale per affrontare i grandi bisogni della popolazione, sono ancora 13,1 milioni le per- sone con esigenze di carattere umanitario. Di queste, 5,6 milioni vivono una situazio- ne molto grave a causa delle condizioni di eccessiva vulnerabilità, dei continui sposta- menti, delle ostilità e dell’impossibilità le- gata all’accesso ai beni e ai servizi di prima necessità”, sottolinea Simone Garroni, diret- 30 News tore generale di Azione contro la Fame. Con un conflitto aperto che dura da quasi un decennio, secondo le Nazioni Unite, sono già 1,4 milioni i rimpatriati. Più in generale, il flusso di movimenti interni in Siria, solo nel mese di gennaio, ha riguardato mezzo milio- ne di persone. “Sono oltre sei milioni gli sfollati. Soddisfare i loro bisogni essenziali e scommettere sul loro rientro per ripristinare il funzionamento dei servizi è il primo passo per aiutare a ri- durre la violenza sul territorio e ottenere mi- glioramenti duraturi”, aggiunge la responsa- bile geografica della Siria di Azione contro la Fame, Chiara Saccardi. I bisogni umanitari legati all’acqua colpisco- no ormai 15,5 miliardi di persone, a causa dell’escalation del conflitto. La devastazione causata dalla guerra comporta la distruzione delle infrastrutture che permettono l’accesso a questo bene primario. L’aumento degli spo- stamenti interni inoltre aumenta la pressione sulle fonti d’acqua già esistenti. Non solo, ma l’inquinamento delle fonti idriche causate dal deterioramento delle infrastrutture si riflette inevitabilmente anche sulla salute della po- polazione siriana stessa. Basti pensare che nel nord-ovest del Paese, dove si trova la maggior concentrazione dei campi, la con- divisione dei servizi igienici all’interno delle comunità non soddisfa gli standard umanitari minimi. È molto frequente in questa zona che uomini e donne condividano un’unica toilet- te, esponendo quindi maggiormente le don- ne a rischi legati alla salute personale. L’inflazione, sommata ai tassi di cambio, ha causato un sensibile rincaro del prezzo dell’acqua. Alcune popolazioni sono arrivate a spendere circa il 25% del reddito famigliare per comprare acqua sicura dalle autocisterne. Queste criticità vanno ad aggiungersi a un dato evidenziato da un’indagine condotta da Azione contro la Fame su un campione di 24.000 persone nel 2018:l’11% delle famiglie siriane non ha accesso a tutti gli articoli di igiene menzionati dalla ricerca. CITY LIFE MAGAZINE N° 47 “Ero solita portare le taniche in testa e cam- minare a lungo per portare l’acqua alla mia famiglia”, afferma una donna di 52 anni del distretto occidentale di Sabqa. “Nel 2017, quando siamo rientrati a casa, l’abbiamo tro- vata vuota, senza elettricità o acqua. Oggi di- pendiamo dall’acquisto di acqua dalle autoci- sterne, il rifornimento avviene ogni tre giorni e costa circa 8.000 SYP (14 euro) al mese”. A causa del numero elevato dei componenti della famiglia e della mancanza di fonti di reddi- to adeguate, i costi dell’acqua sono alti. “È sta- to difficile gestire le spese perché lo stipendio di mio marito non è sufficiente per soddisfare le esigenze della famiglia, quindi limitiamo l’ac- quisto di prodotti alimentari per risparmiare e comprare, così, l’acqua dalle autocisterne”. Proprio per questo Azione contro la Fame, ha focalizzato i suoi interventi umanitari sulla fornitura alla popolazione di acqua e di servi- zi igienico-sanitari di base. 29 sono i progetti di approvvigionamen- to idrico e servizi igienico-sanitari avviati in sette provincie siriane, due progetti utili per la riabilitazione e il miglioramento dei ri- coveri e un’attività di formazione nella zona rurale di Damasco. Un esempio di questi interventi è la creazio- ne di punti di accesso comunitari per l’ap- provvigionamento idrico sicuro, come quello realizzato nella città di Salim, nel sud del Pa- ese. Qui l’infrastruttura pubblica non è suffi- ciente a rifornire di acqua tutti gli abitanti. Per questa ragione, sono stati installati pennelli solari per fornire energia utile per attivare gli impianti idraulici. In questo modo, molte per- sone possono oggi disporre di acqua sicura all’interno delle proprie abitazioni. “Lavorare per facilitare l’accesso all’acqua, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene in Siria è stato uno degli elementi principali delle no- stre attività nel Paese, principalmente negli interventi effettuati in presenza di situazioni di emergenza”, ha aggiunto Simone Garro- ni. “Tanto è stato fatto, inoltre, per ridurre al minimo i rischi di malattie legate all’utilizzo N° 47 CITY LIFE MAGAZINE di acqua non sicura, alla mancanza di servi- zi igienico-sanitari e all’assenza di pratiche igieniche di base”. Durante questi anni, Azione contro la Fame si è concentrata su una serie di attività volte al recupero dei mezzi di sussistenza, alla ripara- zione delle infrastrutture di base, alla fornitura di assistenza sanitaria e nutrizionale e, infine, al ripristino di servizi sostenibili e regolamentati. Per l’organizzazione il ripristino delle reti idriche distrutte deve essere, ora, una pri- orità. È necessario un ulteriore contributo per garantire che la distribuzione dell’acqua non sia più effettuata attraverso l’opzione, non sostenibile, delle autocisterne. È, inol- tre, urgente affrontare il tema della “ricostru- zione”, per offrire l’opportunità di un sosten- tamento dignitoso e duraturo a un numero sempre maggiore di persone sfollate e col- pite dal conflitto. 31