City Life Magazine 47 | Page 28

News NUOVI MATERIALI BIODEGRADABILI INTELLIGENTI È questa l’ultima invenzione che arriva dai la- boratori Enea, biopellicole “intelligenti” per applicazioni in packaging alimentare, arredi e mezzi di trasporto in grado di cambiare colore in caso di deterioramento del cibo o capaci di prolungarne il periodo di scadenza, materiali compositi 100% biodegradabili e compostabili Il Centro di Ricerche Enea di Brindisi ha svilup- pato queste nuove “plastiche verdi” ricavate dalla trasformazione degli zuccheri contenuti nel mais e nelle barbabietole, mentre i biocompositi sono stati ottenuti aggiungendo alla bioplastica additivi provenienti dagli scarti di lavorazione dei settori agroalimentari tipici del territorio pugliese. “Siamo impegnati da anni nella sfida per la so- stenibilità, in linea con i principi della valorizza- zione delle risorse locali e dell’economia circo- lare”, sottolinea Claudia Massaro, ricercatrice del Centro ENEA di Brindisi. “Ci siamo dedicati in particolare allo sviluppo di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale dei contenitori a fine vita, in linea con gli obiettivi della direttiva europea SUP (Single Use Plastics) che ha vietato entro il 2021 l’utilizzo di molti prodotti in plastica monou- so e stabilito, a partire dal 2025, un contenuto obbligatorio minimo di materiale riciclato nelle bottiglie in plastica pari al 25%, che salirà al 30% nel 2030”, aggiunge Massaro. 28 News In collaborazione con l’Università del Salento sono state messe a punto le biopellicole intelli- genti e antimicrobiche, rendendo il film bioattivo con sostanze di origine naturale. Queste pelli- cole oltre ad essere biodegradabili e composta- bili e quindi a svolgere la loro naturale funzione di contenimento e protezione per gli alimenti, sono in grado di fornire una risposta specifica all’ambiente con cui il contenitore viene a con- tatto. Con l’aggiunta di olio di cardanolo (dall’a- nacardo) e di una molecola, quale la porfirina, queste bioplastiche presentano spiccate pro- prietà anti-ossidanti e antifungine, molto utili per il packaging alimentare, oltre ad essere in grado di segnalare il deterioramento del prodotto che ricoprono. Sono in grado di avere una reazione attiva con l’atmosfera che li circonda cambiando colore a seconda dell’ambiente acido-base con cui vengono a contatto, diventando così indica- tori dello stato di conservazione del prodotto. Non solo, utilizzando ossido di zinco e alluminio sono state sviluppate biopellicole dalle proprietà antimicrobiche particolarmente adatte per pro- lungare la scadenza dei prodotti, rimanendo in linea con gli obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari dell’Agenda ONU 2030. Aggiungendo alla bioplastica fibre o additivi di ori- gine naturale derivanti da scarti di filiera alimenta- re come lino, canapa, lavorazioni di caffè o scarti di vegetazione olearia è stato possibile arrivare a questi nuovi materiali verdi in biocomposito. Dota- ti di proprietà meccaniche e di resistenza al fuoco utili sia per le applicazioni sia nel packaging agro- alimentare che per l’arredamento negli interni dei mezzi di trasporto come auto, treni o aerei. In particolare i manufatti realizzati in bioplastica e nocciolino (scarti di lavorazione del settore olea- rio) hanno dimostrato una maggiore resistenza al fuoco rispetto alla matrice in bioplastica “pura”. “Le bioplastiche e biocompositi a fine vita subi- scono un processo di degradazione che produ- ce sostanze innocue o utili, come i fertilizzanti; inoltre possiedono caratteristiche chimico-fisi- che in grado di sostituire completamente le pla- stiche di origine fossile in molteplici applicazio- ni”, conclude Massaro. CITY LIFE MAGAZINE N° 47 CYBER SECURITY. NUOVA CULTURA PER IL MONDO ENERGY E UTILITY Per governare i processi serve una cultura tra- sversale. Che non guardi solo all’evoluzione tecnologica Il 2020 sarà l’anno in cui i mondi energy e uti- lity trasformeranno i loro servizi con logiche che hanno nella digitalizzazione lo strumento primario. Energia elettrica, acqua, gas, mobi- lità, illuminazione, ambiente e rifiuti, efficienza energetica, tutti gli ambiti che compongono il puzzle Smart City e Smart Land, sono per- vasi da tecnologie che si rifanno a processi digital. Una maturazione a cui fa da contralta- re la potenziale fragilità di sistemi complessi che se vogliono trovare piena espressione devono rifarsi a una corretta governance; co- stituita però da più attori e spesso da filiere diverse e solo in qualche caso integrate. Dire che l’epoca dei big data sia arrivata è scontato; affermare che i dati – qualunque sia il servizio a cui fanno riferimento – siano tutti trasformabili in informazioni e quindi in valore è un percorso davvero in itinere. Si tratta di far crescere in parallelo da parte de- gli operatori sia maggiori competenze digital, sia una maggior coscienza in tema di cyber security. Crescono le opportunità grazie alla N° 47 CITY LIFE MAGAZINE digitalizzazione; devono trovare un ambiente adeguato in termini, in primis, di sicurezza (e di privacy naturalmente). Vediamo in questi giorni di coronavirus cosa significhi globalizzazione; il parallelismo è banale quanto efficace: grandi potenzialità, grande fragilità. Senza scadere in affermazio- ni eccessivamente retoriche o lanciarsi in ipo- tesi complottiste, riteniamo che il momento sia fertile per approfondire un tema su cui si stanno concentrando filosofi, politici ma pure operatori: governare l’evoluzione tecnologi- ca, dare piena espressione alla quarta rivolu- zione industriale basata sulla digitalizzazione, significa collocare la questione all’interno di un quadro fatto di pensiero, cultura, visione. Perché processi così veloci e complessi tro- vino positive finalità serve un contesto cultu- rale favorevole ed evoluto; come dovrebbe essere quello inerente al rapporto tra globa- lizzazione e valorizzazione delle diversità, dei localismi, della biodiversità. Abbiamo detto tante volte che Cyber Security significa in primis modificare i processi cultu- rali e comportamentali di ognuno di noi, uti- lizzatori, più o meno evoluti, di sistemi digitali. Lavoriamo insieme anche nel 2020 perché i mondi evocati all’inizio di questo breve edito- riale ne siano sempre più coscienti, a partire dalle istituzioni centrali e locali, dalle utility, dai fornitori di tecnologie, fino agli utilizzatori finali. Per far si che Smart City e Smart Land – che in questo evocativo 20-30 troveranno un cam- po di gioco adeguato per vederne finalmente gli effetti – crescano sempre più all’interno di un framework (anche eticamente) sicuro. 29